Proprio perchè si parla di EQUILIBRIO non credo che la scelta se portante, deportante o neutro sia così "critica". Sicuramente ognuna di queste ci presenta un range di settaggio che può dimostrarsi a seconda dei casi più o meno ampio.
Quando è ampio, l'equilibrio lo si trova con facilità, quando è stretto ci vuole molta attenzione.
Riflettendo sul Vor credo che l'errore, se di errore si può parlare, non sia stato tanto il piano di coda portante ma una concomitanza di situazioni.
Lo spatolino del Vor non era particolarmente generoso di corda mentre lo era lo spessore del profilo e le dimensioni del piano di coda. Ora un profilo spesso e piano convesso per farlo diventare deportante muovendo lo spatolino ne vuole di corsa sui comandi, se a questo abbiniamo: un centraggio un pò troppo avanzato per sicurezza, una tipologia di modello dal volo lento, la miscela può essere esplosiva.
Io ho avuto anche un T180 della Precedent con piano di coda portante. Per chi non lo conosce non è un aliante ma un trainer ad ala alta tipo Citabria.
In questo il vantaggio di un piano di coda portante era quello di avere un modello che guadagnava o perdeva quota senza scomporsi con il solo comando del gas e teneva il volo rovescio benissimo malgrado tutte le superfici fossero piano convesse.
Tornando al tema quello che bisogna cercare è l'equilibrio delle forze in atto durante il volo e secondo me lo si può trovare con qualunque tipologia di piano.
Claudio
|