Citazione:
Originalmente inviato da claudio v Se Posso...
Francamente non capisco... mi sembri interessato all'argomento e poi parli di regate lontane, ma i 2 giorni dell'italiano a Giussano, vicino a dove abiti, dove eri? Perchè non sei venuto almeno a vedere un'oretta? Perchè non sei venuto con la tua barca, visto che ce l'hai? Ci sono dei motivi? .. |
Certo. Ho un figlio autistico di 21 anni a cui badare, e la mia "autonomia" è di quattro ore, altrimenti dovrebbe venire con me e di solito lui non vuole. Per cui al Malaspina ci arrivo con la barca, a Giussano solo per guardare, a Genova mai nella vita.
Quanto al livello tecnologico delle Footy parlavo appositamente di piani
unici e
semplici.
Per troppi velisti la barca a vela RC vuol dire esclusivamente stampi, piani CAD, laminazioni, vele in byzanium, profili spaziali, oggetti raffinatissimi e bellissimi che partono in planata a Genova se scoreggia un lombrico a Varese, ma totalmente fuori portata di noi "umani". Una footy in carbonio (ed esistono!) a pare mio non serve a niente in un' ottica di diffusione dell' hobby, anzi.
Sempre a pare mio dovrebbe essere un oggetto DA COSTRUIRE (per soddisfare il concetto di MODELLISMO) ma da costruire con estrema facilità, che si muova decorosamente in condizioni medio-deboli senza bisogno di poter correre senza vento, e con cui fare gare "a sportellate". E non ditemi che non ci sono perchè una footy così ce l'ho io, e posso garantire che la parte più lunga e delicata è stata la verniciatura. Col flatting e il pennello scrauso. E' una barca che sta in una scatola da scarpe inclusa la radio, la filosofia dev'essere quella di un "gommolo", e le regate devono essere semplici, due triangoli e via e vince quello che arriva primo, stop.
Certo, se in una regata si presentano tre Urca-footy di giada e tre delle mie, le mie vanno al bar a parlare di donne e motori, cosa ci fanno in acqua insieme agli alieni? esattamente come è successo in tante specialità modellistiche dove tecnologia e portafogli senza limiti, prima ancora che indubbia bravura, hanno ristretto l'agonismo alla solita diecina di partecipanti - deve essere un numero magico, si arriva sempre lì.
La mia proposta di associare un monotipo relativamente low-cost ad uno sponsor nasce proprio dalla constatazione che servono soldi, gli sponsor hanno i soldi ma vogliono NUMERI. Lo sviluppo della footy perfetta da regata può appassionare te e qualche altro - pochi - progettista, ma l'automobile si è diffusa con la Cinquecento, non con la RollsRoyce, e la Formula Uno è pagata dalle Panda e dalle bibite alla caffeina. Meglio forse cinquanta bimbiminkia urlanti che fanno una regata sola per provare l'effetto che fa (poi magari qualcuno insiste) che cinque pensosi monaci concentrati nella ricerca della perfezione - sempre loro cinque, però.
Sul fatto poi di "crescere insieme" (che termine abusato e senza senso, sembra di sentire un vecchio prete mellifluo...) contesto ulteriormente. Le Footy non hanno niente da spartire con le sorelle più grosse, se non che condividono lo stesso ambiente umido. A trenta metri una footy non la vedi più, in compenso un' increspatura da niente è l'equivalente di un' onda anomala - la Footy è barca da stagno, laghetto, piscina, vasca, in mare ci va perchè è valorosa e fiera, ma è chiaramente fuori posto. Per contro una classe 100 in un bacino buono per le footy si incastra.
Dopodichè, ripeto, io le regate e peggio ancora un circo viaggiante di regate non me lo posso regalare, per cui prendilo come un pensamento tra me e me.
In ogni caso se ci vuole più tempo a leggere il nome dell' evento che l'elenco dei partecipanti vuol dire che c'è un problema a monte.