Che scoppole !!!
Ciao a tutti, sono reduce dalla regata di Giussano e le ho prese di sana ragione. Questa considerazione avviene alla luce delle prestazioni rilevate con la mia barca e non dalla posizione di metà classifica ottenuta dopo più di quattro anni di inattività.
Ci sarà molto da lavorare, dovrò decidere se dedicare tempo alla messa a punto della barca, oppure dedicarmi ad altro progetto.
Un breve resoconto su quello che ho vissuto in questi due giorni di regate. Innanzi tutto un ambiente veramente piacevole che definire rilassante e giocoso e' il minimo che si possa fare, non c'è stato il minimo attrito per nessun motivo.
Ho regatato contro barche particolarmente performanti come quella di Claudio Vigada, che molto gentilmente mi ha ceduto per le ultime due regate, riuscendo io ad ottenere un primo ed un secondo posto...
Mi sono confrontato con barche che definirei geniali come quella di Camillo Giammarco, e' riuscito grazie ad una sua interpretazione del regolamento a rispettare le regole di stazza della casse nonostante abbia aumentato le dimensioni dello scafo del 40%!!!
Mi sono confrontato con l'Easy Footy che grazie alla collaborazione di alcuni intraprendenti sul Barone Rosso, sta diventando un progetto alla portata di tutti.
Nonostante il meteo abbia cercato di ostacolarci in tutto, siamo riusciti a portare a termine 16 regate.
Grazie a tutti per le due belle giornate trascorse in piacevole compagnia.
Solo un piccolissimo appunto che non vuole essere una critica nei confronti di chi si è' dato molto disturbo per organizzare la manifestazione, come Gianluca e Flavio, ma motivo di confronto e di crescita: penso che le regate debbano essere organizzate in posti idonei dove con buona probabilità potremmo avere un buon vento ma soprattutto con direzione e magari intensità costante, dico questo perché le condizioni come quelle riscontrate oggi non sono adatte ad una regata, magari nazionale dove partecipano velisti provenienti da lontano che vorrebbero ottenere risultati consoni alle capacità ed alla massa a punto della barca e non alla fortuna o sfortuna di essere nel posto giusto al momento giusto e rimontare dall'ultima posizione alla prima perché l'ennesima turbolenza generata dagli ostacoli presenti a 360 gradi si è manifestata.
Temo che questa mia esternazione possa generare del malumore ma siccome discutevamo su come riuscire a coinvolgere altri regatanti, provo a proporvi una mia prospettiva. Alcuni amici conosciuti in anni di regate con il metro potrebbero avvicinarsi alla classe Footy ma con proposte allettanti.
Ciao a tutti e grazie. Alla prossima regata. Federico Steri.
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