Discussione: Materiale di Base
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Vecchio 02 gennaio 04, 13:42   #5 (permalink)  Top
anfarol
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Un circuito come quello che hai visto, con piazzole SMD e piste da 0,4 mm è quasi impossibile da fare con pennarelli....
Per farlo c'è' un'attrezzatura diversa....
Innanzitutto ti serve una stampante Laser o una fotocopiatrice... stampi il tuo master su un foglio di acetato
Prendi la tua basetta, la vernici con Photoresist Positivo e la metti in forno (non quleoo per alimenti, visto che è vernice mooolto tossica) a circa 70° per 1,5-2 ore al riparo da luce diretta (una camera oscura va meglio) da quest'operazione in poi.
Poi ci vuole un bromografo (una scatolotta con Lampade UV nella lunghezza d'onda specifica per il photoresist, una via di mezzo fra quelle abbronzanti e germicide).
Prendi la tua basetta, la metti nel bromografo, ci poni sopra il Master stampato e accendi il bromografo. Lasci esporre per un tempo variabile, in funzione della distanza di proiezione, della potenza delle lampade e dello spessore/caratteristiche del Photoresist usato. (nel mio caso 3 minuti e 20Sec, ma occorrono molte prove sperimentali prima di ottenere un buon compromesso.)
Finita l'esposizione, passi la basetta, (munito di guanti in lattice, occhiali e ventilazione) in una bacinella con soluzione per lo "sviluppo del Photoresit"
Quelli commerciali che ho provato sono veramente uno schifo.... Io uso soda caustica in soluzione al 5%. Economica (da anni uso lo stesso barattolo pagato 5.000L), ne verso circa 3 cucchiai in una bottiglia di plastica, e sviluppo rapido.
A seconda del photoresist, della temperatura, e della concentrazione della soda, sulla basetta, inizia a svilupparsi l'immagine impressa (un vero e proprio sviluppo fotografico)
Poi in base all'aesperienza, vedi quando è ora di "finire" lo sviluppo, togli e risciaqui con acqua.
A questo punto butti tutto nel Percluroro citato prima...
Nel contenitore del Percloruro, c'è un riscaldatore (lavora meglio a 40-50 gradi) e un agitatore, per evitare che i sedimenti appena asportati, si ridepositino sulla basetta, ritardando il processo o creando corrosioni irregolari.

Il processo descritto, sembra complesso, ma in sostanza non è molto diverso dallo sviluppo di fotografie fatto in casa. Occorre sempre attenzione perchè materiali tossici o corrosivi.
La parte brutta, è che agli inizi, occorre un sacco di tempo e di investimento in materie prime (oltre ovviamente all'attrezzatura), per fare prove su prove e capire quali sono i problemi:
1) troppa esposizione UV/Poca esposizone UV
2) troppo photoresit/ poco Photoresist
3) troppa soda/poca soda
4) master poco contrastato
5) temperatura troppo bassa, etc...
Insomma non un acosa che si improvvisa da un giorno all'altro...

Comunque occorre iniziare con il pennarello, veloce, economico e un punto di partenza.

Ciao!
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