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Vecchio 20 settembre 12, 10:48   #251 (permalink)  Top
Andyflyer
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Originalmente inviato da andrea_dm Visualizza messaggio
Avevo quattordici anni e vivevo ovviamente con i miei genitori,
La mia stanza era piccola
Anch'io avevo la stessa eta', famiglia monoreddito, padre assolutamente disinteressato al modellismo e stavamo pure in affitto.

Non avevo una camera mia, dormivo con mia sorella che era piu' grande e monopolizzava la scrivania per studiare (scrivania? Un vecchio, tavolinetto con inchiodata - per ingrandirlo - una tavola rivestita in plastica adesiva...).

I miei "scarrafoni" VVC li costruivo in cucina-tinello dove - attenzione! - la sera si tirava giu' un mobile-letto e ci dormiva mia nonna (poverina, avra' respirato l'odore del cellulosico chissa' quante volte...).

Per terminare col libro Cuore: il mio piano di lavoro era il retro della tavola per fare la pasta (non ho mai sbagliato il lato, altrimenti mia madre mi fucilava).

E poi mille altre cose "ignobili" come i combat fatti con legno avanzato e giuntato, i tubi alimentazione rigorosamente in vipla (il silicone costava!) altrettanto giuntati se ne serviva uno piu' lungo, le batterie 2V piombo-gel che mi dava mio zio... al suo lavoro buttavano quelle da 12, 6 o 4V che lui segava ricavandone gli elementi ancora buoni (sembra incredibile, ma e' cosi').

Sono cose forse improponibili al giorno d'oggi, ma e' bene non dimenticare mai da dove veniamo e che ostacoli puo' far superare una vera passione. Se lo e' veramente...

Se adesso per alcuni miei amici ho "le mani d'oro" (in realta' mi sento una mezza scarpa... sono loro, poverini, ad essere maldestri in maniera imbarazzante) devo ringraziare anche quei pomeriggi nel tinello a rompermi le mani senza nessun altro maestro che la volonta'.

Andrea
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