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Ciao a tutti.
Oggi ho fatto un'altra ora con il TT 53 RL (46a ora). Tutte prove al parcheggio (poco volato, molto overing, salite e frenate in discesa). Ho voluto "tirare" un pò il collo al motore per vederne le reazioni e le temperature. Dai 15.000/15.400 della carburazione "normale" (cioè un pò grassoccia e fumosa), l'ho portato a 17.000 stringendo il max di tre tacche. Ovviamente il modello è diventato molto reattivo e pronto, rasentando nelle affondate in salita quasi l'ammanco. Ovviamente non ho forzato, ma fatto solo un volo di una decina di minuti, mentre gli altri voli (prima e dopo di questo) l'ho riportato alla carburazione precedente. Le temperature sono salite parecchio raggiungendo subito dopo l'atterraggio i 158° alla testa, 155° al cilindro e 81° al tappo. Ritornando alla carburazione "normale" (quindi sui 15.000 rpm) le temperature sono rientrate sui valori di assoluta sicurezza. Un dato certo: il motore a quasi 160° continua a funzionare bene. Non ha grippato e non si è rotto.
Questo cosa vuol dire? Che le rotture probabilmente sono avvenimenti da collegare agli inizi della trasformazione, quando cioè i materiali e le tolleranze ancora non si sono adattati al maggiore calore. Un altro dato certo: l'aumento delle temperature sono collegate in maniera esponenziale alla carburazione, e piccole variazioni degli spilli portano a forti incrementi delle temperature. Altro dato: il 7% di olio non dà alcun problema alla candela, mentre è una maggiore garanzia in caso di smagrite al limite (come quella del volo sperimentale cui ho sottoposto il motore). Infine, ma questa è la mia valutazione, il modello con carburazione "normale" è già divertente, pronto e discretamente potente; per i miei voli e per fare acrobazie "normali" mi sembra più che sufficiente, ed un anno e mezzo di funzionamento a benzina non sembra avere causato alcun problema. Placido.