Discussione: Attimi......
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Vecchio 19 settembre 12, 09:53   #10 (permalink)  Top
alessandro
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Originalmente inviato da pierrecruset Visualizza messaggio
Settimana di m.....quella appena trascorsa, ma ormai son tutte dure le settimane, la crisi colpisce, il lavoro arranca, il meteo si mette di impegno per rovinarti le domeniche ed il pendio un lontano ricordo.

Sabato però era una giornata meravigliosa, un sole caldo con una fresca brezza ed un cielo limpidissimo. Peccato che uno deve lavorare.....tanto che rimani stanco e non hai voglia neanche di caricarti la macchina per fare un voletto in pista.

Dopo una mattinata di lavoro, dopo qualche telefonata degli amici che, giustamente, in pendio ci andavano, verso l’una mi son detto: adesso basta......nonostante di lavoro da fare ce ne fosse ancora, rivolgo alla moglie uno sguardo di quelli che non lasciano troppe repliche, ci vediamo alle 4, io vado.

Corro a casa, tracanno un sostitutivo del pasto (avercelo il tempo per pranzare), carico la macchina...poi mi fermo...di nuovo: adesso basta, scendo con calma controllo di aver caricato tutto (avevo giusto dimenticato la cassetta con gli attrezzi con le baionette dentro), prendo un cd, seleziono la musica giusta e riparto. Mi godo il viaggio, il cielo è bellissimo, i colori vivaci e inizio la salita, musica a palla, slalom tra le buche (da noi ormai asfaltare le strade è un optional) e alle 2 meno dieci sono sul pendio.

Scendo, annuso l’aria, c’è poco: chi se ne frega mi dico, guardo il panorama, stupendo, e piano piano sembra che i problemi restino giù a valle. Monto il modello più leggero, l’Evolution Art Hobby, non mi sembra ci sia tanto, ma va bene così. Scendo sul pendio, mi siedo al sole: il silenzio è assoluto, la brezza non fredda, il sole tiepido, respiro, finalmente.
Sono solo, non amo essere solo in pendio ma oggi va bene così. Controllo il modello, è a posto, aspetto una folata e lancio, lo lascio andare, ma scende, pazienza, rientriamo.... ma ecco che alza la coda e accelera: mi concentro, i problemi a valle e la termica sotto il modello da tenere; viro deciso deriva e alettoni dentro, giù i flap e salgo spiralando.

Faccio qualche evoluzione e son di nuovo basso, ritorno dove ero ma la termica non c’è più...hmmmm vigliacca dove sei finita? Sfrutto la brezza e tengo la quota sulla cresta: ci sono rondini in centro pendio...vuoi vedere che....è li? E lì infatti e come prima risalgo, e via di nuovo a giocare con le rondini.
Piano, piano mi rendo conto che giornate così da noi sono rarissime, temperatura ideale, brezzolina che stacca le termiche, termiche che sono forti il giusto, larghe il giusto ed esattamente dove devono essere.

Il silenzio mi avvolge e apprezzo a pieno il fischio del modello, godo delle strisce sotto le ali mentre sale spiralando tra una termica e l’altra, ne troppo forte, ne troppo piano.
Lontano sento il rintocco di una campana, le 14.30: sono quasi trenta minuti che volo. Nessun pensiero solo il volo, la brezza e, se proprio vogliamo trovare un difetto, una fastidiosa poiana. Mi gira intorno da un po’, ma probabilmente i miei due metri e mezzo d’ala la rendono perplessa sul da farsi. Poi si decide e mi punta di brutto: no mia cara non oggi, non combatto, scendo in vite larga e veloce allontanandomi dal rapace che soddisfatto cambia zona.

Nel frattempo la manovra mi ha portato giù, troppo giù e sono in difficoltà; difficoltà si fa per dire, ho il motore, ma non oggi mi dico, non in questo contesto. Sono calmo, ascolto il vento, metto l’aliante in volo rettilineo e guardo gli alberi: fermi….brutto segno. Dopo un paio di giri sono sempre più basso, ma io continuo ad ascoltare il vento, il cinguettio degli uccelli. E il vento mi ascolta, sento la brezza e verso il centro fuori dal pendio mi è sembrato di vedere qualcosa che saliva, una foglia, una rondine folrse, mi dirigo li e centro la termica in pieno, la coda si alza, l’assetto cambia, è debole ma mi tiene su: lavoro di fino e piano arranco fino al livello degli occhi: son passati altri 10 minuti ed inizio ad essere stanco, sono alla quota giusta, viro e mi porto in atterraggio. Già l’atterraggio, tutte le volte un terno al lotto qui a Pian Munè atterrare in risalita sul terreno sconnesso, ma non questa volta, non oggi e l’Evolution si ferma esattamente dove volevo sfiorando l’erba senza neanche far rumore. Recupero il modello e mi siedo a vedere il panorama.


Buon vento a tutti
Pierre
Grazie hai fatto volare veramente anche me!
A volte sembro scemo quando racconto che un'ora passata a volare da delle sensazioni uniche alla mia psiche e fa dimenticare per un pò tutti i problemi della vita attuale. Con il tuo racconto hai reso perfettamente l'idea delle emozioni che provo quando riesco a passare qualche attimo sul pendio.
Grazie davvero
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G.A.G. Gruppo Aerotraino Genovese
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