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Originalmente inviato da hangar_1 Ciao mi dispiace contraddirti ma se metti il filo come hai detto tu non serve praticamente a nulla.O meglio servirebbe se si temesse che i carrelli in carbonio si spezzassero nel punto in cui piegano, cosa alquanto improbabile.Mi spiego meglio. in caso di un brusco atterraggio i carrelli tenderanno ad aprirsi verso l'esterno ruotando attorno a punto d'appoggio più esterno sotto la fusoliera.Io metterei invece un filo tra i due perni delle ruote.Stesso effetto ma con più efficacia. Bye |
Aspetta.. i carrelli se prendi una bella insaccata si rompono comunque. Il filo come dico io, (incrociato da un'estramità all'altra) lascia inalterate le capacità elastiche del carrello, salvo intervenire quando è vicino al punto di rottura per eccessiva curvatura/carico. Che è un problema tipico dei carrelli in carbonio. Così facendo si mantiene l'elasticità di fabbrica, con un limite oltre il quale, se non ci fosse il cavo in acciaio il carrello si spezzerebbe.
Ovvio che si parla di atterraggi duri con rimbalzi, se vieni già a 45° a tutto motore non c'è filo o carrello che tenga.
La tua soluzione di mettere il filo TRA i due perni delle ruote è il sistema migliore per strappar tutto in caso di fuori campo. Pensa ad un pò di erba o una zolla di terra su cui vada ad impuntarsi il filo tra le due gambe.. sai che capriola che fai. Il tuo sistema l'ho abbandonato circa 30 anni fa, quando causa motori "estrosi" ogni tanto atterravo per campi, con conseguenti rotture non solo di carrelli, ma anche di relativi supporti in fusoliera e a volte della fusoliera stessa. E non sto parlando di musate a 45°, ma di atterraaggi pennellati, con un qualcosa che ti stoppa la corsa bruscamente perchè c'è tra le due gambe quel maledetto filo che si impunta.
Un saluto
Roberto
Roma