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Originalmente inviato da blinking non pensare che mi diverta a contraddirti, ma durante il lancio lo stress sulle ali è veramente notevole.
la differenza tra un ala rigida (kevlar o carbonio) e una un po' meno (vetro) si traduce immediatamente in metri di quota al lancio, e quindi tempo e forse ancor più importante distanza di volo.
guarda i dlg commericiali, usano tutti almeno fibra di vetro a -45/-45°, alcuni intrammezzano dei roving di carbonio sempre a 45°, altri usano il dbox in carbonio, altri ancora sono in kevlar, tutto sempre e rigorosamente a 45°. Semmai è la resistenza a flessione che preoccupa poco, per quella
ali con poli espanso ne ho viste pochissime e non di recente, tutte erano poco resistenti sia a torsione sia a flessione sia ai contatti non voluti.
per 20g che risparmi rispetto all'estruso non ne vale assolutamente la pena, può giusto andare bene per dei veleggia elettrici come riportato da favonio.
guardati bene il progetto del supergee, in una paginetta ci sono un enormità di informazioni, mark drela non è un pivello e quel progetto è a mio avviso molto riuscito, sebbene frutto di molti compromessi. Volendo lo si può adattare meglio ai propri desideri, ma quello che si guadagna da una parte lo si perde dall'altra.
ciao
Davide | |
Quoto in pieno!
Io ero uno di quelli che ha voluto picchiarci il muso con il poli a pallettoni e dopo la realizzazione di 3 ali con diversi profili e longheroni ho lasciato perdere e sono passato all'estruso! un'altra vita...
l'ultima ala pesa 107 grammi e dal progetto di Drela sono arrivato a 145-110-65 per quanto riguarda le corde dalla radice alle varie rastremature.
Più calavo le dimensioni e + il modello saliva ed allora non mi sono + fermato tanto che credo di realizzarne un'altra a breve ancora + stretta e magari usando il profilo + sottile dei tre (ag 47ct credo!) per tutta l'ala.
Ho douto anche contenere i pesi, ora sono a 224 grammi e qualcosina si può pelare ancora.
Per i longheroni non ho voglia di spendere un patrimonio in cap strip ed allora me li sono costruiti laminando prima una lastra di carbonio, 2 strati da 200 gr/mq messi a 45 gradi e poi stirati il + possibile (è incredibile di quanto si allunghi il carbonio) in modo da avere la fibra il + ""unidirezionale"" possibile.
Poi con biadesivo ho incollato un trafilato in alluminio 10x10 sulla lastra e con traforo elettrico ho tagliato il cap strip ottenedo una pappardella di 10x0,5.
Uno sopra uno, sotto e uno in verticale che ovviamente è rastremato ed ottenuto molto semplicemente sempre col traforo.
Primo esperimento con longheroni in carbonio e devo dire che anche qui ho dovuto sbatterci la testa prima di capirla! Oltre che essere molto rigido è anche bello il contrasto con il grigino dell'estruso :-)