Caro Fabrizio,
ti ringrazio per l'intervento e, come sai, sono molto d'accordo con quello che dici.
Vorrei fare un passo avanti nella discussione, liberando il terreno dal concetto di corruzione, che ho introdotto forse commettendo un errore.
Infatti, è più utile focalizzare il dibattito sul concetto di "Distorsione del Giudizio". Il giudizio del giudice può essere distorto per cause Volontarie o Involontarie.
Le cause Involontarie sono spesso dovute alla stanchezza (sole - vento - pioggia - ore sulla sedia ...), chi ha fatto il giudice sa cosa vuol dire. Oltre alla stanchezza esiste la difficoltà oggettiva del compito. Quando ho organizzato il corso giudici Nazionale con l'aiuto di Bob Skinner, abbiamo discusso molto sul fatto che il giudice deve essere formato per avere la capacità prima di tutto di vedere l'errore e poi di valutarlo. La capacità di vedere e riconoscere l'errore è la competenza fondamentale del giudice e non è banale.
Tuttavia lasciatemi dire che le distorsioni involontarie del giudizio non hanno mai rovinato una gara e saranno sempre parte del gioco.
Invece, le distorsioni volontarie si materializzano quando il giudice vede una cosa, ma decide di dare più o meno punti del dovuto perchè ha le sue ragioni. Lasciamo stare per il momento quali siano queste ragioni e cerchiamo di capire come eliminare questa Distorsione Volontaria del giudizio.
A mio avviso, come avevo già sostenuto in unaltro blog, la soluzione è di tipo organizzativo e consiste nella realizzazione dei seguenti tre passi:
1. LEnte organizzatore delle gare deve nominare un Direttore dei Giudici,
il quale deve essere garante della loro formazione e della scelta dei panel. Questa persona deve avere l'autorita' esclusiva di rimuovere i giudici che manifestino palesi distorsioni volontarie della valutazione, avendo pero' anche la capacita' di rispettarne l'inevitabile livello di ragionevole soggettivita' oltre che la possibilita' di incorrere a volte in errori casuali e involontari. Quindi il Direttore dei Giudici dovrebbe essere il primo responsabile ed il garante della qualita' delle giurie rispondendo del suo operato all'ente organizzatore di fronte a tutta la comunita' F3A Italiana.
2. Il Direttore dei Giiudici deve essere un soggetto indipendente,
dai Piloti, dai Produttori ed anche dalla influenza dell'ente organizzatore. Inoltre, il Direttore dei Giudici deve essere totalmente indipendente dal Capo Squadra, il quale potrebbe giustamente avere le sue propensioni circa la formazione delle classifiche, ma queste non devono in alcun modo influenzare il lavoro dei Giudici.
3. Il Direttore dei Giudici deve riportare allente organizzatore,
che lo nomina e che quindi deve avere il potere di rimuoverlo nel caso di cattiva gestione. Inoltre, questo Direttore dovrebbe essere dotato della sufficiente forza morale e indipendenza di giudizio che lo indurrebbero a dimettersi nel caso l'ente organizzatore si intromettesse nella gestione dei panel contro il suo giudizio (cosa purtroppo gia' avvenuta in passato in diverse occasioni).
A mio avviso queste sono le soluzioni organizzative che risolverebbero il problema. Per quanto riguarda la disponibilità di buoni giudici in Italia, concordo con Fabrizio. Negli ultimi quindici anni sono state svolte ottime attività di formazione, a cui si è aggiunta una notevole quantità di attività pratica. L'Italia non manca certo di ottimi giudici, è l'organizzazione che li sceglie e ne coordina il lavoro che non va bene.
Purtroppo, il punto debole della soluzione che ho proposto è che presuppone l'esistenza di un Ente Organizzatore di buona qualità. Al momento l'Aero Club d'Italia ha mostrato di non essere assolutamente in grado.
Vedremo cosa ci riserverà il futuro.
Intanto oggi parto per andare in Repubblica Ceca a giudicare una gara di F3M. Ho anche comprato un paio di lenti a contatto nuove, che dovrebbero contribuire a ridurre la distorsione involontaria del giudizio ....
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