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Vecchio 30 luglio 12, 20:11   #1135 (permalink)  Top
marcelloq
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Originalmente inviato da magu Visualizza messaggio
Nelgli scafi 3,5, settore modellistico in cui mi cimento, le bielle vengono sottoposte ad uno stres maggiore rispetto al settore car e aeromodellistico high rpm, qui la biella (di qualsiasi marca appartenga il motore) deve essere sostituita ogni 40 minuti, pena la rottura del fusto 3 mm sopra la testa.

Ni motori fly credo che non sempre sia sempere correttamente "disrtibuito" il raffreddamento, mi sembra che li primo contatto del cilindro con l'aria avvenga nella zona dove sono ricavari i travasi ( in tanti anche il venturi), parti queste relativanete già più refrigerate dalla mix rispetto alla zona lato scarico, credo che questo delta porti ad una ovalizzazione di cilndro canna e pistone.
Sono d'accordo con te che i motori usati negli scafi sono più stressati, la rottura della biella in car però succede lo stesso cambiare ogni 2 ore , avviene nella stessa posizione che negli scafi, guarda caso.... hai ragione anche delle deformazioni, però questo è compensato dai cilindri conici ABC pieni di travasi che soffiano miscela fresca che cortocircuita anche nello scarico,
dove la compressione vera si fa negli ultimi 3/5mm di corsa nel PMS. Il segreto sono le leghe sella canna del cilindro e pistone che ha il 23% di silicio! oltre a altri elementi di lega, questo lo fa molto resistente con basso coefficiente di dilatazione ed estrema fragilità hai colpi.
Noi stiamo testando delle bielle in titanio, questo e meno sensibile dell'alluminio alle medie temperature, dato che la temperatura di fusione è di circa 500 gradi più alta, questo non fa crollare la resistenza come nell'alluminio.
Senza dubbio, il raffreddamento ad acqua va infinitamente meglio dell'aria, nei motori motociclistici quando correvano le 50cc se superavi i 60° la temperatura dell'acqua, perdevi cavalli, a 75° perdevi 3 cavalli circa.
Questi ragionamenti credo siano molto interessanti ed applicabili a tutte le attività motoristiche spinte.
Ciao
Saluti
Marcello.
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