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Vecchio 25 luglio 12, 22:20   #665 (permalink)  Top
Archi
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Tornando un attimo al discorso dei kv.

La CFEM dipende dal numero di spire di ogni espansione polare dello statore, della quantità di ferro dell'espansione, del campo dei magneti di rotore e del numero di poli.

Infatti il dato kv dovrebbe essere rapportato alla frequenza di alimentazione del motore, per questo motivo, a parità di statore, un minor numero di poli produce un kv più alto (ricordo che la velocità del motore in giri al secondo è data dalla frequenza di alimentazione fratto il numero di coppie polari).

Aumentando il numero di spire, il campo prodotto cresce linearmente, mentre l'impedenza (in questo caso praticamente solo l'induttanza) cresce quadraticamente. Ne consegue che per ottenere lo stesso campo bisogna fornire al motore una tensione più alta ed una corrente proporzionalmente più bassa. In pratica raddoppiando le spire la tensione da dare sarà doppia (il kv viene dimezzato) e la corrente risulterà dimezzata.

Maggiore è il campo dei magneti di statore, più rapida è la crescita della CFEM al crescere della frequenza di alimentazione, quindi anche questa tende ad abbassare il kv.

La quantità di ferro, influenza l'impedenza di statore e quindi come già visto il kv.

A questo punto si possono fare un paio di considerazioni:

1. Potrebbe sembrare che un campo rotorico più debole consenta di andare più forte, ma un campo indebolito riduce e di molto la coppia massima del motore.
2. La quantità di ferro del motore deve essere quella giusta, ne troppa perchè se no è peso inutile, ne troppo poco altrimenti satura facendo crollare il rendimento della macchina elettrica.

Per stasera basta.

Ciao.
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