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Vecchio 21 luglio 12, 14:37   #661 (permalink)  Top
GMAURO
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Originalmente inviato da bladebuster Visualizza messaggio
mi piace questa discussione... mi tuffo!!


Come molti altri parametri ingegneristici, il kv è una semplificazione pragmatica dietro cui gli ingegneri nascondono la complessità del mondo: a noi serve scegliere un motore che abbia certe prestazioni e zac, l'industria lo descrive pragmaticamente col kv: moltiplicandolo x la tensione, otteniemo i giri, e siamo contenti, dal punto di vista del utente.
Questo non vuol dire che il kv possa essere una variabile SOLO dai parametri fondamentali del motore stesso, ma dipenderà in misura minore anche da altri, tra cui la forma d'onda con cui viene alimentato (cioè dipende dal sistema elettrico di cui è parte).

Faccio una provocazione x elaborare il concetto:
- se prendo un motore asincrono trifase, classico, so che, pragmaticamente, gli rpm che ottengo sono 3000 x una coppia di poli, 1500 x 2, a meno dello scorrimento (+/ 2-3%, a seconda del carico).

dimentico però che questo vale per la tensione e frequenza di rete TEORICHE (380 v, 50 hz).

Se ho la sventura di alimentarlo con una forma d'onda più complessa (ad esempio una trifase sporca, o sbilanciata...), osserverò delle velocità diverse.

Ma nessuno si stupirebbe! se introducessi il concetto di kv, noterei anche qui un kv variabile a causa della rete, non del motore.

Proviamo ad immaginare a come si complica nel caso dell'ESC, che adatta la sua uscita alla lettura della forza elettromotrice...ed ecco spiegato come mai, cambiando il timing (cioè la fase tra lettura ed alimentazione), cambino i giri del motore!

spero di essere stato comprensibile
...pronto a correggere le mie k@tz@te!!
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Originalmente inviato da Archi Visualizza messaggio
In realtà un motore asincrono non è un buon esempio perchè per sua stessa natura non potrà mai raggiungere la velocità di sincronismo con la forma d'onda di alimentazione, inoltre anche il kv non è un parametro applicabile a questo tipo di motore perchè il campo rotorico dipende dal campo statorico. Quindi modulando l'intensità del campo posso spingere il motore ad una velocità più alta rispetto al teorico, in pratica diminuendo il campo rotorico aumento il kv.

Nei nostri motori le cose sono più semplici e più complicate insieme, sono più complicate perchè il campo rotorico è dato dai magneti e quindi è costante (per questa ragione il kv è fisso), ma sono più semplici perchè l'alimentazione è fornita attraverso una continua a tratti che è più facile da realizzare che non una sunusoide, inoltre consente di misurare la tensione del motore sulla fase spenta e quindi di stimare con una buona precisione la posizione del rotore.

Per quanto riguarda la forma d'onda di alimentazione, se questa non è buona, più che influenzare la velocità, andrà ad influenzare la corrente assorbita dal motore. In quella situazione avrei ben altri problemi a cui pensare che non al kv.

Ciao.

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