mi piace questa discussione... mi tuffo!!
Come molti altri parametri ingegneristici, il kv è una semplificazione pragmatica dietro cui gli ingegneri nascondono la complessità del mondo: a noi serve scegliere un motore che abbia certe prestazioni e zac, l'industria lo descrive pragmaticamente col kv: moltiplicandolo x la tensione, otteniemo i giri, e siamo contenti, dal punto di vista del utente.
Questo non vuol dire che il kv possa essere una variabile SOLO dai parametri fondamentali del motore stesso, ma dipenderà in misura minore anche da altri, tra cui la forma d'onda con cui viene alimentato (cioè dipende dal
sistema elettrico di cui è parte).
Faccio una provocazione x elaborare il concetto:
- se prendo un motore asincrono trifase, classico, so che, pragmaticamente, gli rpm che ottengo sono 3000 x una coppia di poli, 1500 x 2, a meno dello scorrimento (+/ 2-3%, a seconda del carico).
dimentico però che questo vale per la tensione e frequenza di rete TEORICHE (380 v, 50 hz).
Se ho la sventura di alimentarlo con una forma d'onda più complessa (ad esempio una trifase sporca, o sbilanciata...), osserverò delle velocità diverse.
Ma nessuno si stupirebbe! se introducessi il concetto di kv, noterei anche qui un kv variabile a causa della rete, non del motore.
Proviamo ad immaginare a come si complica nel caso dell'ESC, che adatta la sua uscita alla lettura della forza elettromotrice...ed ecco spiegato come mai, cambiando il timing (cioè la fase tra lettura ed alimentazione), cambino i giri del motore!
spero di essere stato comprensibile
...pronto a correggere le mie k@tz@te!!