Citazione:
Originalmente inviato da helipier Dubito fortemente che le saldature siano malfatte (non che sia il mago delle saldature ![:fiu:](/forum/images/smilies/fiu.gif) ), uso stagno philips per elettronica ad elevata percentuale di stagno molto buono, connettori rotondi da 2 mm, e saturo con stagno il filo immerso nel foro del connettore, non sono "fredde" te lo posso assicurare.
Se vuoi divertiti a fare una buona saldatura con le stesse codizioni (lipo ecc) e mettere in corto poi mi dirai ![:icon_rofl:](/forum/images/smilies/icon_rofl.gif)
Anche perchè da un becero conto se (non effettuando il calcolo corretto mettendo dentro la resistenza del sistema...) rispettassero i dati di targa 11,1 Volt x 30 amp=333 watt e qualsiasi saldatore è ben al di sotto di tale potenza quindi....potendo solo dissipare in calore... |
Non sono i 333 Watt che fondono la saldatura. Prima che la saldatura raggiunga la temperatura di fusione, la cella è già esplosa.
Un calcolo che più si avvicina per la fusione dello stagno può essere questo.
Si misura la caduta di tensione ai capi della sola saldatura. Questa tensione è influenzata dalla corrente che circola attraverso la stessa saldatura ( caduta di qualche millesimo di Volt).
Poi bisogna conoscere la corrente che circola nella saldatura/batteria.
Con questi due dati, si può calcolare la potenza sviluppata dalla saldatura in questo modo:
Es. se la saldatura ha 0,005 Ohm e la corrente che attraversa la saldatura è di 80A, la tensione che cadrà attraverso la saldatura sarà:
V = R * I = 0,005 * 80 = 0,4 Volt
Watt = V * I = 0,4 * 80 = 32 Watt
Con 32 Watt non si fonde la saldatura.
Naraj.