Citazione:
Originalmente inviato da veleno30 riferito al topic originale, mia opinione :
Al giorno d'oggi c'è molta più voglia di pilotare, penso che per molti costruire sia prima di tutto una passione ed un piacere personale gratificante, ma bisogna rispettare il fatto che non per tutti è cosi, probabilmente ora come ora, per molte persone non lo è, ed è solo tempo "perso" per poter avere una radio in mano e "qualcosa" in aria controllato.
Il mercato si addegua di conseguenza, l'origine di questo cambiamento credo stia anche nel quanto sia divenuto molto più "abbordabile" oggi questo hobby in chiave "R/C", perchè va almeno sottolineato che "prima", R/C nel modellismo non era affatto un imperativo...
Io ho iniziato e fatto per molto solo volo libero con propulsione ad elastico, prendetemi pure in giro se credete, ma la ragione è che potevo permettermi solo quello.
P.S. Nelle vostre diatribe sui motori non metteteci i Cox, perchè quelli non sono motori, sono OPERE D'ARTE e non è un opinione, non si discute, fine !!!! |
Ti capisco perfettamente. Ho cominciato nel '65, a 11 anni, e per moltissimo tempo mi sono dedicato ai veleggiatori ed ai motomodelli da Volo Libero. La prima radio me la sono potuta permettere solo nel 1982, ma la scuola del volo libero è stata determinante per capire come si centra un modello e come si carbura un motore. Quanto ai Cox è verissimo quello che dici, ma pochi sanno che derivano direttamente "dall'opera d'arte delle opere d'arte", l'Arden 099:
Questo gioiello dal peso di pochissimi grammi (era tutto in magnesio) fu il primo motore con i travasi anulari ed era ad accensione elettrica. Il microscopico ruttore era un capolavoro di orologeria, ma nel 1948 Ray Arden lo smontò e sostituì gli elettrodi della candela con una spiralina di platino. Era nato il glow.
Come lo vedi questo delicatissimo gioiello (io ne ho uno in condizioni decisamente migliori di quello della foto) brutalizzato da un avviatore?
Eppure, quanti ne abbiamo visti, di cialtroni/maiali, cercare di mettere in moto dei Cox con la stessa brutalità con cui un somaro infoiato sodomizzerebbe una verginella?
Ha ragione Ranox: siamo troppi, e la quantità va sempre a detrimento della qualità.
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