Citazione:
Originalmente inviato da Renato Privitera Non entro nel merito della qualità del kit del Mach 1 : è visibilmente elevata e le considerazioni di Valerio lo confermano.
Mi chiedo però come un tale lavoro possa soddisfare i veri appassionati di vintage, quelli per intenderci che cercano ( lo so,è patologico..) il tempo perduto. Ce ne devono essere milioni di "malati" in giro, a giudicare dalla diffusione del collezionismo di tutti i generi, favorito oggi dalle possibilità di internet.
Mi spiego : l'oggetto dei sogni, nel nostro caso il modello, non è solo una vuota forma estetica ( a meno che al tempo non ci si sia limitati a guardare i cataloghi, senza mai andare al campo ) : è fatto di sensazioni visive, tattili, olfattive, auditive.
Io ricordo con brivido di essere salito su una Fiat 600, di aver azionato un interruttore sul cruscotto ed essere immediatamente "trasportato" nel tempo da quel "click" che sentivo dal sedile dietro, quando ero bambino...
Una costruzione del genere offre certamente vantaggi e produce una cellula probabilmente migliore.Dubito che soddisfi il bisogno di rivivere quel tempo, e le sensazioni di allora.Soddisferà quelli che sono solo attratti dall'estetica diversa, ma che non hanno quelle radici.Come i giovani che costruiscono Old Timer dei modelli di anteguerra.Che piacciono anche a me, ma non mi appartengono.
Ci sarà una ragione perchè tutte le repliche ARF sono finite presto nel dimenticatoio ( Falcon, Caravelle, Kwick fli, Maxi, chi ha visto il Curare ) tutte realizzate "alla cinese", mentre per esempio il nuovo Dirty birdy ARF sta avendo un successo a furor di popolo ? ( è realizzato esattamente come al tempo..). |
E' vero quel che dici, ma oggi giorno dove lo trovi un kit del Mach 1 della Midwest se non nel caveau di qualche modellista/collezionista?
Di quei kit ne feci due, una costruzione bellissima e laboriosa fatta da tavole e blocchi di balsa di prima scelta. Oggi non ho tutto quel tempo e volendo volare nuovamente con uno dei pluri più belli mai disegnati (per me) ho colto l'occasione di questa rivisitazione. Vero che le tecnologie utilizzate sono differenti, ma necessitano comunque di lavoro manuale (e quindi non sono cineserie pronte alla rottura) e fanno risparmiare molto tempo, il vero lusso dei nostri giorni.
In allegato il mio primo Mach, collaudato per impazienza solo con lo stucco spray e due fasce di giallo fluo per vederlo e il secondo in attesa di montare l'OPS Ursus