Tanto tempo fa mi avevano insegnato a proseguire dritti se il modello iniziava a salire uniformemente (nel senso che non piegava l'ala da nessuna parte).
Appena si notava che il rateo di salita iniziava a diminuire occorre subito iniziare a virare per cominciare la spirale (a destra o sinistra dove si è più comodi), in quanto superato il centro della termica.
Continuando a spiralare occorre cercare di rimanere nel punto di ascendenza massima, ossia dove, ovviamente, il modello sale con il massimo rateo di salita.
Nel far ciò occorre non rallentare troppo il modello per non stallare o anche solo "spanciare" o "spiattonare", cosicchè il modello aumenti la propria velocità di caduta rispetto alla termica invece di rimanere alla minima.
Se invece entrando in termica si nota che il modello cade d'ala da una parte occorre subito virare in direzione opposta dell'ala che si abbassa.
Infatti, in questo caso, si sta in teoria entrando in termica con solo metà del modello (l'ala che si alza) e l'aria calda sollevando l'ala tende invece a buttarlo fuori dal cuore della stessa.
In realtà è quello che succede più spesso.
Quasi mai si ha la fortuna di entrare perfettamente nel centro della termica.
A meno che non si stia seguendo qualcuno che ci sta già spiralando dentro.
Poi come quasi tutti han detto, la termica non è "statica" ma salendo si muove.
Vuoi perchè portata dal vento, vuoi perchè lei solo lo sa e quindi occorre capire in che direzione si sta muovendo e quindi spostarsi di consenguenza mentre si gira in spirale.
Gallina forse insegnerà a guardare i cumuli.
In presenza d'attività convettiva e vento mi pare che si muovano, per così dire, in fila indiana.
La chiamano anche la strada delle termiche.
Capito in che direzione si spostano, virtualmente, si può fare quota sotto uno e poi buttarsi in traversone verso quello che precede o succede, relativamente sicuri d'arrivarci sotto agganciando un'altra ascendenza.
Ma vale sopratutto per i full size.
Con i modelli di solito si sale in bolle che ben difficilmente si manifestano tramite condensazione alla base del cumulo.
In pianura direi che la base dei cumuli non è mai sotto i 1500 m dal suolo.
E a 400 m un mdello, anche grande, diventa piccolo piccolo...
In pendio potrebbe andare meglio ma anche qui, se ti trovi con una base di cumuli a 300-400 m dal pendio, mi sa che facilmente, da lì a poco ti trovi con tutto il pendio in nube...
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