A mio avviso l'errore sta nel considerare "dynamic soaring" solo quello classico sottovento ad una collina. Invece si può considerare DS qualsiasi tipo di "passaggio accelerante" ripetibile in ciclo (e non necessariamente per spingersi a 400 km/h!). Ad esempio ciò che fanno gli albatri sull'oceano sfruttando semplicemente il gradiente del vento in prossimità delle onde. Per avere questa accelerazione occorre sparare l'aliante attraverso un gradiente del vento (variazione di intensità e/o direzione) positivo; ovverosia, in parole povere: una "ventata dal basso e dal davanti". Quando entri in termica in velocità, questa "ventata" è evidente, il modello riceve energia, possiamo cabrare e salire molto di più di quello che avverrebbe in aria calma. Se ora giriamo l'aliante sottosopra, nel momento in cui passiamo dalla colonna di aria calda in salita a quella di aria ferma o leggermente discendente, avremo un'altra "ventata da sotto" che potremo sfruttare con una cabrata (o picchiata?
) verso il basso. In questo modo il nostro veleggiatore accumula continuamente energia, che va a compensare quella che perde per cause "naturali". Prova ne sia che, se provate a fare l'esatto contrario, il giro opposto insomma, l'aliante si ferma subito e scende di brutto.
Ha ragione Gallina quando dice che in certe pompe toste e larghe si può fare tranqullamente acrobazia senza nessun DS, ma solo in certi posti e condizioni non proprio frequentissime... Invece in questo modo si può provare a sfruttare in velocità anche termiche "normali" - così per divertimento eh?? - fermo restando che per salire è meglio spiralare normalmente!
Il video del post è stato girato in pianura, in una termica non certo "esplosiva". Si vede benissimo l'accelerazione nella fase in salita.