Citazione:
Originalmente inviato da Chicco K Grazie, ma non sono in "competizione" con nessuno: ho semplicemente detto la mia...
Quoto gli ultimi post, specie il link di Hesti; ma una cosa mi sembra un pò "strana":
Come faccia, una massa gassosa in quiete, (aria) davanti al BE di un profilo a convogliarsi sopra e sotto, prima di arrivare a "toccare" quest'ultimo (BE) con tutto il rispetto per Bernoulli e gli scienziati che studiano e sperimentano questi fenomeni "naturali" |
Eeeeehhhhh...perchè qui ci si sta sempre più scontrando con le inevitabili approssimazioni che bisogna introdurre per modellare il fenomeno in maniera tale da "semplificare" per quanto possibile i calcoli (approssimare quel tanto da renderli comunque abbastanza precisa).
L'aria non è mica una massa continua di materiale.
E' un insieme di particelle che si muovo liberamente tra cui esiste il vuoto. Il vuoto con la V maiuscola. Nel senso che tra una particella ed un altra non esiste proprio materia ( manco energia visto che questa viene eventualmente trasportata da altre particelle apposite: quanti o fotoni).
Ma anche la materia solida, a livello microscopico (o meglio, atomico) mica è "continua".
Atomi, molecole, particelle sono legate con legami chimici che sono di natura eletttrostatica e quantistica. Tra una particella e l'altra (anche solo tra un nucleo e un suo elettrone) c'è il vuoto. E il tutto interagisce tra se tramite forze che sono di tipo elettrostatico o quantistico. Niente entra in contatto con niente.
Però se provi a modellare il problema così, non riesci a calcolare un bel niente.
Ci viene un sistema di equazioni infinito e, probabilmente, irrisolvibile.
Devi introdurre approssimazioni e "modellazioni".
Alcune sono proprio considerare l'aria come qualcosa di continuo simile all'immagine che hanno i tuoi occhi ad esempio dell'acqua.
Idem per le interazione che hanno con corpi solidi.
Le forze viscose sono forze che "misteriosamente" riescono ad agire tra "oggetti" distanti (vedi due strati di fluido: altra approssimazione fisico matematica che di fatto in natura non esiste).
Idem per le forze d'inerzia o di contatto. Nessuno tocca nessuno (Idealmente manco si mi dai un pugno mi tocchi ma solo le nubi elettroniche dei nostri due atomi che interagiscono a repulsione e scambiano energia: ossia la forza e l'energia del pugno) e ci sarebbe solo scambio di energia che a sua volta si tramuta in forze, accelerazioni, velocità ecc. ecc.
Dannatamente complicato e non del tutto sondabile.
Forse era questo che voleva sapere Manubrio.
Ma, appunto, come detto, troppo complicato da modellare "perfettamente", fisicamente e matematicamente. Solo la natura "sa" cosa accade.
Noi piccoli umani possiamo solo fare astrazioni e approssimazioni più o meno precise a nostro uso e consumo.