Citazione:
Originalmente inviato da manubrio leggevo sulla rivista di cesare del vortice che si forma dopo il bordo d'uscita per il quale l'aereo vola.
Non ho ancora compreso se l'aereo vola scaraventando verso terra una massa d'aria pari al proprio peso o per quale altra ragione.
Qualcuno mi aiuta a capire?
in questo filmato il vortice descritto nel'articolo non si vede ma l'è bel da matt. http://anon.nasa-global.edgesuite.net/mp4/X-48CFS.mp4 |
E' il "vortice d'avviamento" quello descritto, Stefano.
In pratica (ma adesso me ne diranno su di tutte) l'aria sul ventre del profilo, per viscosità, arrivata al bordo d'uscita, cerca d'aggirarlo per rimanere aderente (e addirittura cercare di risalire il dorso).
A causa del "raggio di curvatura" troppo piccolo del bordo (che non è appunto un raggio ma uno spigolo. O se vuoi un raggio di curvatura zero) non riesce a farlo ma se ne distacca, volandosene via all'infinito e a valle, roteando in senso antiorario (se guardi il profilo da sinistra a destra).
Per la conservazione dell'energia, visto che all'inizio l'ala era ferma e l'energia totale era zero, se ne deve creare uno uguale e contrario (rotazione oraria) in modo da tenere il bilancio energetico in pari e, in teoria nullo (somma dei due vortici uguali e contrari uguali a zero).
E' la rotazione oraria del vortice che rimane aderente e solidale con il riferimento dell'ala che crea l'accelerazione sul dorso (e in verità un rallentamento sul ventre) nonchè una verso il basso al bordo d'uscita (al naso del profilo se non sbaglio dovrebbe creare un'accelerazione verso l'alto ossia l'up-wash).
Se risolvi (meglio sarebbe dire integri numericamente) il campo di velocità e pressioni che si viene a creare attorno al profilo in tale situazione, trovo appunto che l'aria sul dorso si muove un pochettino più velocemente del ventre e, non vorrei sbagliarmi, che la componente di down-wash all'uscita è anche leggermente maggiore dell'upwash all'entrata (ma qui non ci giurerei, dovrebbero essere uguali e contrarie).
La differenza netta è la portanza verso l'alto.
In pratica sommi il campo di velocità creato dal vortice che rimane solidale all'ala (quello che si crea dopo il liberarsi di quello di avviamento) con il campo di velocità attorno al profilo quando questo si muove all'angolo d'incidenza aerodinamica di portanza nulla (non crea portanza ma si lascia scorrere attorno l'aria su ventre e dorso).
Lo capisci bene se pensi al profilo simmetrico che, ad incidenza zero, ha l'aria che gli scorre perfettamente simmetricamente sopra e sotto, creando accelerazioni e decelerazioni (e quindi depressioni e recuperi di pressioni) dell'aria perfettamente speculari tra ventre e dorso.
Man mano che gli dai incidenza è come se aumentassi sempre più l'entità del vortice solidale (formalmente sarebbe da definire aderente) all'ala.
Quindi, maggiore è l'incidenza, maggiore è l'entità del vortice aderente, maggiore è la somma vettoriale dei campi di velocità e pressione del vortice preso da se e il campo aerodinamico per incidenza zero. Indi si capisce bene che, all'aumentare dell'incidenza, l'aria sarà sempre più accelerata nel parte superiore del profilo rispetto al ventre. Indi sempre più sarà la portanza generata.
Il problema è che, non è l'aria che si muove attorno al profilo, ma il profilo che si muove nell'aria.
Quindi?
E' la stessa cosa. Principio della relatività galileiana.
In conclusione cosa vogliono dire queste parole?
Niente! Non si capisce niente.
Ho scritto la mia solita supercazzola.
Come giustamente ha fatto notare Beppe: frittatona di cipolle che piace tanto a Fantozzi, familiare di Peroni gelata e RUTTO LIBERO! (Ugo...ha telefonato il ragionier Filini...ha detto che dobbiamo andare a vedere un film russo...ma con i sottotitoli in cecoslovacco...)