Citazione:
Originalmente inviato da Gaz "Lungi lontano da me il pensiero di criticare i discorsi altrui"......... le critiche ben vengano se sincere, e noi dobbiamo coglierle solo per migliorarci.
E' difficile scrivere e cercare di dare un tono di semplice chiacchierata, tutto quello che ho scritto qui, deve essere inteso in tal senso.
Premessa: non mi voglio giustificare e non voglio trovare scuse..........Quindi.....Mmmmm non so trovare bene le parole....... vediamo un po.........lo speaker è un socio del Club, ottima persone che nonostante tutto continua tutt'oggi a mantenere ottimi rapporti con i piloti che sono venuti all'ITOC nelle precedenti edizioni.
E' palesemente vero che dobbiamo dare le due versioni, inglese (piloti ed accompagnatori) ed italiano (spettatori), ma è vero anche che le comunicazioni riguardanti breafing, volo e piloti sono sempre state date da Mario Silvagni (Contest Director) solo ed esclusivamente in inglese.
Penso che all'ITOC lo speaker è una figura di secondo piano, non come alle manifestazioni, in quanto nel momento del volo sia conosciuto che freestyle deve stare in silenzio, quindi lo scopo principale e chiacchierare tra un volo ed un'altro per informare gli spettatori presenti sul prossimo pilota e poco più. Forse mi sbaglio e forse è per questo che non diamo il giusto peso allo speaker. |
ma infatti...sono il primo a dire che lo speker non c'entra nulla. Si può fare una battuta....via, ma per il resto, mi è anche stato presentato, é ottima persona
Diciamo che la scelta mono lingua, per me che sono solo un utente, è parsa alquanto esclusiva e presuntuosa , a fronte di quella che è un po la storia dell'ITOC.
Tu che sei dell'organizzazione, sai come fu snobbata la prima edizione, e sai quanto ci si è dovuti impegnare (parlo, credo a ragione, per es. del presidente del polo club) per portare i cd "campioni" alla seconda edizioni. A tal punto, che io sappia, che la terza prevedibile edizione di fine estate 2011 non fu neanche presa in considerazione per programmare direttamente questa del 2012 che senz'altro si colloca in un periodo più consono con, giustamente, maggiore ambizione, degli anni passati.
Ovvio che uno spettatore, che intende venire, non trovando spiegazione nella sua lingua madre, possa anche risentirsi, o no?
Poi se, come è anche facile immaginare, si voglia selezionare per scelta le persone che interverranno, beh! Questo è un'altro discorso....
Io farei in altra maniera...