Sabato al campo volo: giornata ventosa con raffiche anche abbastanza fastidiose.
Il maestro è al mio fianco, le due radio in master/slave, il modello in aria che sfida le correnti. C'è solo la difficoltà a mantenere l'allineamento alla pista, per me non poca.
Qualche "tuffo" di assaggio, giusto per prendere confidenza con la manovra e arriva il momento di provare il mio primo atterraggio.
Ultima virata...allineamento e, al momento giusto, gas quasi a zero.
Il modello rolla e beccheggia per il vento ma io faccio di tutto per tenerlo dritto il più possibile mentre si abbassa sempre più. Due metri...un metro...mi aspetto la sua voce: "MIO!!", in passato una vera manna per tirarmi fuori dai casini. Ed invece niente.
Capisco che dovrò cavarmela da solo, ma non sono troppo nervoso, perché il maestro mi ha insegnato tutto quello che c'era da sapere per "quel" momento.
Venti centimetri che sembrano venti chilometri, venti all'ora che sembrano duecento.
Poi "Pippo" finalmente atterra, con una grazia tale che per un attimo pensavo che ci fosse ancora aria sotto le ruote, e poi si ferma.
Ma non c'è tempo per festeggiare: decollo immediato e nuovo atterraggio. E così per altre due volte.
Solo nel secondo tentativo si è staccata la ruota anteriore (s'è svitato il collarino) ma a parte una ribaltata praticamente da fermo, non c'è stato il minimo danno.
Potete immaginare la mia gioia, gli abbracci, i "cinque" con gli anziani....bellissimo.
Volevo condividere con voi la mia felicità e soprattutto ringraziare pubblicamente il mio maestro Max "Gazza" che, oltre essere un pilota eccezionale e una persona squisita, è un Insegnante come pochi nella vita ho avuto la fortuna di conoscere.
Grazie Max!!!!