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Vecchio 04 marzo 12, 19:44   #120 (permalink)  Top
CarloRoma63
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Originalmente inviato da CarloRoma63 Visualizza messaggio
La pressione è di 30Atm, non di 300, e sono già tante.


Per quanto riguarda l'alimentazione, punterei a tensioni alte e correnti basse per ridurre le perdite lungo i 300-400 mt di cavo. Per essere più preciso occorre sapere quale cavo viene usato (sezione del rame e lunghezza) e delle potenze assorbite.

Se l'assorbimento è soggetto a picchi violenti ma brevi conviene porre degli accumulatori all'interno dello scafo, in modo da non dover dimensionare l'alimentazione esterna in funzione dei picchi di assorbimento ma solo dell'assorbimento medio.

Per adattare l'alimentazione della linea a quella del carico si può scegliere sia di usare l'alternata e porre un trasformatore + raddrizzatore a bordo oppure la continua con un riduttore di tensione switching.

Il cavo deve avere assetto pressoche neutro in acqua, meglio leggermente positivo (cioè deve debolmente galleggiare): neutro per evitare che il cavo interferisca con l'assetto dello scafo, leggermente positivo per non andare a posarsi sul fondo con tutti i problemi che ciò comporterebbe.

Carlo
Riassumendo, occorre:

1 - elencare BENE tutto quello che ci va dentro, rilevarne i consumi e farne una stima dei consumi medi e di picco (intensità, frequenza e durata di questi ultimi)

2 - dimensionare l'alimentatore locale e capire il suo assorbimento medio, applicando almeno un fattore correttivo del 50% in più per sicurezza.

3 - trovare il cavo con le caratteristiche idrostatiche più opportune e con i conduttori che ci occorrono

4 - scegliere la soluzione per l'alimentazione di linea più idonea in funzione delle caratteristiche del cavo


Carlo
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