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Originalmente inviato da SkyNet Ciao a tutti, da poco ho iniziato a volare ( finalmente ) con un elicottero di classe 450, ma non so in che tipo di giornate utilizzarlo.....
Mi spiego..... in parole semplici.... con quanto vento o aria si potrebbe volare, c'e un riferimento per decidere se volare e fattibile o meglio lasciar perdere?
Premetto che fino a prima volavo con uno scorpio 4ch e li bastava un soffio d'aria per spazzarlo via, ecco.... vorrei evitare di fare lo stesso errore di valutazione anche con il 450...
Mi aiutate a fare le giuste considerazioni?
Grazie a tutti... |
da un punto di vista pratico, quando vedi che "l'aria" ti fa salire e scendere il modello e non di poco, io personalmente NON volo. Oltre al rischio di far danni, non è neppure divertente. E non è infrequente che aspettando, il "vento" cali di brutto e si possa volare bene/meglio.
Oppure se non cala, si deve pensare che non era "giornata" e si torna a casa con la soddisfazione che non si è fatto danno.
A te (e a chiunque altro) la scelta di decidere che cosa preferisci
guarda che cosa succede anche ai bravi
http://www.baronerosso.it/forum/elim...-o-no-614.html http://www.baronerosso.it/forum/elim...-o-no-617.html
Poi, da un punto di vista aerologico, la faccenda sta in questi termini:
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Originalmente inviato da Alexvan
Con il vento rafficato si riesce agevolmente a decollare ed a svolazzare (anche se lo trovo poco divertente ). Ma l'atterraggio? Sono al secondo palino rotto. Come ci si apprrossima al suolo la turbolenza fa sobbalzare un 550 come se stesse sull'ottovolante... se po fa qualcosa per rendere un po più sicuri gli atterraggi anche in queste condizioni un po border line? Sicuramente il trainer aiuta a non far danni... ma volare col trainer fa più dummy di quanto sono...
Grazie mille.
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un conto è il vento, un conto è la turbolenza
la turbolenza si genera per la presenza di ostacoli, come ben visibile quando la corrente di un fiume trova una roccia o un sasso
fino a certe intensità/velocità della corrente (idem per l'aria), l'acqua aggira l'ostacolo "riunendosi" a valle di esso in maniera più o meno regolare, per intensità/velocità superiori, il fluido (acqua o aria sono parimenti fluidi e da fluidi si comportano, vedi idrodinamica e aerodinamica) in parte aggira sui fianchhi l'ostacolo (la cui forma e grandezza è altresì importante ai fini del nostro ragionamento) formando spesso vortici (gorghi) a valle di esso, in parte può anche scavalcarlo impetuosamente
quindi la turbolenza dipende da:
-velocità del vento
-altezza dell'ostacolo di sopravento
-forma dell'ostacolo di sopravento
-natura del terreno
-distanza dall'ostacolo di sopravento che genera la turbolenza
la distanza dall'ostacolo di sopravento in cui si può avere turbolenza può arrivare fino a dieci volte l'altezza dell'ostacolo
a dire:
se c'è un gruppo di piante o di palazzi alti 20 metri, la turbolenza si può sentire anche a 200 metri di distanza dall'ostacolo
la turbolenza è definita come UNA VARIAZIONE DI VELOCITA E/O DIREZIONE DEL VENTO
tipica della turbolenza è LA RAFFICA DI ROTORE DI SOTTOVENTO, in cui ci può essere una componente ascendente (che quindi "solleva" o "spara" su il modello (ma anche un aereo...)) e una discendente (che schiaccia il modello a terra), come anche componenti laterali o oblique...
immaginate un vortice e scegliete un punto del vortice stesso, immaginandovi il vostro modello...