Il cuscinetto posteriore così ritrovato di cui al post precedente mi ha fatto tornare in mente una storia che è cominciata tanti e tanti anni prima
.anche se probabilmente sembrerà strano che un cuscinetto possa avere una storia!
Anche se quanto segue forse sarà un poco OT, scrivo questo ulteriore post perché desidero raccontare ugualmente questa storia, storia che ovviamente ha come protagonista dei motori glow!
Dopo la caduta del Muro di Berlino, verso la fine degli anni 80 e agli inizi del 90 soprattutto dalle mie parti ci fu un proliferare di mercatini di venditori ambulanti polacchi che in alcune piazze della mia città vendevano la loro mercanzia, essenzialmente di produzione russa. Assieme ai miei amici modellisti ero diventato un assiduo frequentatore di questi mercatini, dove comprai trapani, punte, strumenti di misura, micrometri, filiere e maschi per filettare, frese ed utensili per il tornio, insomma attrezzature tutte di produzione russa, anzi esattamente di quei tempi (per allora recenti) in cui ancora esisteva l'URSS! Era materiale per lo più sconosciuto ai ns occhi occidentali e i prodotti non avevano quella qualità a cui eravamo abituati!
.ma il prezzo era irrisorio!!!
Fra le tante cose più o meno interessanti ci furono anche i motori a 2T per modellismo, ovviamente tutti rigorosamente russi e anchessi sconosciuti ai ns occhi, motori che io ed i miei amici acquistammo a decine e decine. Erano venduti senza scatolo, spesso ammassati in borsoni dentro ai quali avevano attraversato tutta lEuropa, a volte erano sporchi ed impiastricciati di sabbia e di terriccio raccolto nel loro lungo girovagare
.ma il prezzo a cui cedevano questi motori era davvero irrisorio e sarebbe stato assurdo, secondo l'allora parere comune mio e dei miei amici, limitarsi a prenderne solo qualcuno! Ne acquistammo complessivamente davvero una grande quantità, sia pure in diversi periodi di tempo, e sempre cercando di spuntare il miglior prezzo possibile!!
A distanza di tanto tempo posso dire che tutta quella quantità di motori a disposizione si rivelò determinante per tutte le prove e le trasformazioni che furono fatte in seguito.
Cmq fra i tanti motori che si potevano trovare, tutti nuovi, quelli che per me risultarono più attraenti (per via delle cilindrate più interessanti e perché dotati di comando RC) furono un 10cc a scarico laterale e dotato di marmitta (al centro della foto), un altro 10cc a scarico posteriore simile a quello a scarico laterale ma molto più potente (in basso), ed anche un 6,5ccm dotato di cuscinetti e di marmitta (in alto), anchesso abbastanza performante!
Posso affermare di conoscere abbastanza questi motori per averli provati a lungo allora, assieme agli amici del mio gruppo, e anche per averli modificati insieme, sommando le esperienze di ciascuno di noi per sopperire a delle mancanze croniche che alcuni di questi motori avevano!
Ad es. il carburatore a doppio spillo aveva un funzionamento pessimo e solo dopo tante e tante prove si riuscì a modificarlo adeguatamente per ottenere un minimo ed un passaggio min/max eccelenti. Ciò richiedeva la realizzazione di un diverso controspillo da far lavorare all'interno del tubetto dello spruzzatore e non all'esterno come invece era nell'originale! I motori a scarico posteriore poi, che a livello di prestazioni avevano poco da invidiare ad un 10cc blasonato, purtroppo duravano solo qualche ora, poi immancabilmente tutti, ma proprio tutti, rompevano lalbero allaltezza del foro di immissione!
Provammo a cambiare elica, passammo dalle pesanti APC alle leggere eliche in legno, procrastinando solo di poco il momento della rottura!
Cmq i più volenterosi del gruppo provarono a riparare gli alberi rotti facendoli saldare ad ossigeno, ma con ovvi scarsi risultati!
..i più attrezzati invece li ricostruirono al tornio aumentando lo spessore delle pareti del tratto cavo grazie alla riduzione del diametro di questultimo e ottenendo già dei risultati apprezzabili per quanto riguardava la durata, ma a scapito delle prestazioni!
Io invece mi dedicai alla ricerca di una valida alternativa ai fragili alberi originali. Cè da considerare che il ø max dellalbero di un 10cc attuale è di 17mm
in quel motore, che quanto a potenza non è da meno di 10cc attuale, il diametro dellalbero risulta di 15mm. e lo spessore delle pareti nel tratto cavo è di 1,75mm!!
La svolta fu quando trovai in USA, per pochi dollari, alberi di ricambio per 10ccm di produzione cinese (GMS) che potevano essere compatibili con il ns motore. Con poche modifiche, cioè sostituzione del cuscinetto posteriore, tornitura in base alle nuove misure della sede del cuscinetto e del foro per lalbero nel carter anteriore (il carter del motore è in due pezzi), grazie a queste modifiche fu quindi possibile montare un albero infinitamente più robusto e con un canale interno addirittura appena più largo, ottenendo finalmente tutte le prestazioni che quel motore poteva dare senza più rilevare alcuna rottura!
Nella foto sotto, il 10cc a scarico posteriore con i due alberi e i rispettivi cuscinetti. In alto il fragile albero originale, in basso lalbero adattato successivamente:
Per concludere
..mi sembra che ormai sia chiaro a tutti che il cuscinetto reperito ieri sera per montarlo sull'OS 40 protagonista di questa discussione proviene proprio da uno di quei 10cc. a scarico posteriore di produzione russa!!....uno di quei motori modificato come sopra descritto, prima ancora di metterlo in moto per la prima volta!