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Vecchio 24 febbraio 12, 16:24   #28 (permalink)  Top
redcoxdgm
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Originalmente inviato da brigher Visualizza messaggio
Il cuscinetto posteriore così ritrovato di cui al post precedente mi ha fatto tornare in mente una storia che è cominciata tanti e tanti anni prima….anche se probabilmente sembrerà strano che un cuscinetto possa avere una storia!
Anche se quanto segue forse sarà un poco OT, scrivo questo ulteriore post perché desidero raccontare ugualmente questa storia, storia che ovviamente ha come protagonista dei motori glow!



Dopo la caduta del Muro di Berlino, verso la fine degli anni ’80 e agli inizi del ’90 soprattutto dalle mie parti ci fu un proliferare di mercatini di venditori ambulanti polacchi che in alcune piazze della mia città vendevano la loro mercanzia, essenzialmente di produzione russa. Assieme ai miei amici modellisti ero diventato un assiduo frequentatore di questi mercatini, dove comprai trapani, punte, strumenti di misura, micrometri, filiere e maschi per filettare, frese ed utensili per il tornio, insomma attrezzature tutte di produzione russa, anzi esattamente di quei tempi (per allora recenti) in cui ancora esisteva l'URSS! Era materiale per lo più sconosciuto ai ns occhi “occidentali” e i prodotti non avevano quella qualità a cui eravamo abituati!….ma il prezzo era irrisorio!!!

Fra le tante cose più o meno interessanti ci furono anche i motori a 2T per modellismo, ovviamente tutti rigorosamente russi e anch’essi sconosciuti ai ns occhi, motori che io ed i miei amici acquistammo a decine e decine. Erano venduti senza scatolo, spesso ammassati in borsoni dentro ai quali avevano attraversato tutta l’Europa, a volte erano sporchi ed impiastricciati di sabbia e di terriccio raccolto nel loro lungo girovagare….ma il prezzo a cui cedevano questi motori era davvero irrisorio e sarebbe stato assurdo, secondo l'allora parere comune mio e dei miei amici, limitarsi a prenderne solo qualcuno! Ne acquistammo complessivamente davvero una grande quantità, sia pure in diversi periodi di tempo, e sempre cercando di spuntare il miglior prezzo possibile!!
A distanza di tanto tempo posso dire che tutta quella quantità di motori a disposizione si rivelò determinante per tutte le prove e le trasformazioni che furono fatte in seguito.

Cmq fra i tanti motori che si potevano trovare, tutti nuovi, quelli che per me risultarono più attraenti (per via delle cilindrate più interessanti e perché dotati di comando RC) furono un 10cc a scarico laterale e dotato di marmitta (al centro della foto), un altro 10cc a scarico posteriore simile a quello a scarico laterale ma molto più potente (in basso), ed anche un 6,5ccm dotato di cuscinetti e di marmitta (in alto), anch’esso abbastanza performante!






Posso affermare di conoscere abbastanza questi motori per averli provati a lungo allora, assieme agli amici del mio gruppo, e anche per averli modificati insieme, sommando le esperienze di ciascuno di noi per sopperire a delle mancanze croniche che alcuni di questi motori avevano!
Ad es. il carburatore a doppio spillo aveva un funzionamento pessimo e solo dopo tante e tante prove si riuscì a modificarlo adeguatamente per ottenere un minimo ed un passaggio min/max eccelenti. Ciò richiedeva la realizzazione di un diverso controspillo da far lavorare all'interno del tubetto dello spruzzatore e non all'esterno come invece era nell'originale! I motori a scarico posteriore poi, che a livello di prestazioni avevano poco da invidiare ad un 10cc blasonato, purtroppo duravano solo qualche ora, poi immancabilmente tutti, ma proprio tutti, rompevano l’albero all’altezza del foro di immissione!




Provammo a cambiare elica, passammo dalle pesanti APC alle leggere eliche in legno, procrastinando solo di poco il momento della rottura!
Cmq i più volenterosi del gruppo provarono a riparare gli alberi rotti facendoli saldare ad ossigeno, ma con ovvi scarsi risultati!…..i più attrezzati invece li ricostruirono al tornio aumentando lo spessore delle pareti del tratto cavo grazie alla riduzione del diametro di quest’ultimo e ottenendo già dei risultati apprezzabili per quanto riguardava la durata, ma a scapito delle prestazioni!
Io invece mi dedicai alla ricerca di una valida alternativa ai fragili alberi originali. C’è da considerare che il ø max dell’albero di un 10cc attuale è di 17mm……in quel motore, che quanto a potenza non è da meno di 10cc attuale, il diametro dell’albero risulta di 15mm. e lo spessore delle pareti nel tratto cavo è di 1,75mm!!
La svolta fu quando trovai in USA, per pochi dollari, alberi di ricambio per 10ccm di produzione cinese (GMS) che potevano essere compatibili con il ns motore. Con poche modifiche, cioè sostituzione del cuscinetto posteriore, tornitura in base alle nuove misure della sede del cuscinetto e del foro per l’albero nel carter anteriore (il carter del motore è in due pezzi), grazie a queste modifiche fu quindi possibile montare un albero infinitamente più robusto e con un canale interno addirittura appena più largo, ottenendo finalmente tutte le prestazioni che quel motore poteva dare senza più rilevare alcuna rottura!
Nella foto sotto, il 10cc a scarico posteriore con i due alberi e i rispettivi cuscinetti. In alto il fragile albero originale, in basso l’albero adattato successivamente:





Per concludere…..mi sembra che ormai sia chiaro a tutti che il cuscinetto reperito ieri sera per montarlo sull'OS 40 protagonista di questa discussione proviene proprio da uno di quei 10cc. a scarico posteriore di produzione russa!!....uno di quei motori modificato come sopra descritto, prima ancora di metterlo in moto per la prima volta!
ma sai che mi hai fatto venire in mente emozioni e ricordi unici!
ai tempi da tè indicati precisamente primi anni 90 anche io ero venuto a conoscenza di questi motori russi, ma non c'èra verso di poterli avere... dalle mie parti non venivano tanto facilmente i venditori in questione e le mie finanze erano quelle di uno studente... poi un amico che studiava a Catania ebbe l'occasione di prendere uno stock di 5 motori ed io ne entrai in possesso subito dopo perchè li per li non andavano bene e chi li aveva acquistati li aveva messi da parte.
Ebbene confermo che i 10cc scarico posteriore rompevano gli alberi motore, ed era un peccato perchè in fondo si trattava di un buon motore, ma , del resto era copiato in buona parte dall'ursus per alcune cose e per altre (accoppiamento biella e testina) rossi 3 luci per quato riguarda i carburatori andavano male perchè avevano trafilaggi vari da tutte le parti, io avevo cambiato lo spillo del massimo mettendone uno mantua di derivazione motore car 3,5cc ma risolta una cosa se ne verificava un altra... aspiravano aria dall'interferenza del tamburo rotante per cui li misi da parte per recupero pezzi ed utilizzai i carburatori supertigre
per gli alberi motore io all'epoca optai per un copia incolla come da tè descritto per l'os, io montai l'albero e il semicarter anteriori del supertigre 10cc lappato, ma anche del ring andavano bene, con lavoratura delle luci e modifica della biella ( fori di lubrificazione sia sulla testa che sul piede e sostituzione della bronzina originale) ero riuscito ad ottenere 14600 giri con la apc 12x8 e pipa accordata rossi con pompa perry
un vero mostro di potenza, solo che la progressione dell'accelerazione non era proporzionale per tutta la corsa del carburatore, in pratica gia dopo la meta' il motore rendeva al max
ci volavo con un modello f3a autocostruito, dopo una trentina di voli fu il carter a cedere e precisamente tutte le filettature delle viti che tengono la testata....
riparata usando viti in acciaio m6!
ora conservo il tutto gelosamente, sia il motore in oggetto che gli altri ancora originali, bei tempi e belle esperienze!
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