Discussione: Della Termica
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Vecchio 24 febbraio 12, 12:22   #67 (permalink)  Top
frank
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Originalmente inviato da pierrecruset Visualizza messaggio
Dove sono io, posto avarissimo di termiche, infatti abbiamo notato che nei giorni caldi, caldi, e poco ventilati di termiche.....manco l'ombra.
E vale anche per il piccolo pendio che frequentiamo.

Nei giorni più, come dire.....movimentati dal punto di vista metereologico, con brezza, soleggiati ma con nuvole invece.....si sale, poco ma si sale.

E vale anche per il pendio di cui sopra.

Per assurdo in giornate limpide ma poco ventilate vai su e trovi niente, mentre ci è capitato (sempre del pendietto stiamo parlando), che con il cielo completamente coperto e con scarsa ventilazione, addirittura si saliva.....

Mah queste termiche sono....imprevedibili...
Dipende tutto dal gradiente termico verticale. Io sto non lontano da te, so bene che purtroppo nel "pentolone" piemontese sono frequenti condizioni di alta pressione che fanno sì che l'aria si stratifichi raggiungendo una condizione stabile. La condizione stabile è sfavorevole per la termica: infatti una bolla di aria calda può continuare a salire solo se continua a trovarsi più calda dell'aria circostante. Salendo, l'aria si espande e raffredda seguendo le leggi dei gas, e la temperatura diminuisce di un rateo fisso chiamato (finché non condensa) gradiente adiabatico secco, che è circa 1 grado ogni 100 metri. Se l'aria dei bassi strati (dico questi perché sono quelli che interessano a noi) si raffredda più velocemente del gradiente adiabatico secco, la bolla potrà continuare a salire.
Condizioni prolungate di tempo stabile fanno però sì che i bassi strati raggiungano un gradiente verticale pari al gradiente adiabatico secco, perciò se una bolla d'aria si scalda in queste condizioni (l'aria non si scalda per irraggiamento ma solo per contatto diretto con oggetti caldi, come il terreno scaldato dal sole), e se riesce a staccarsi (in questo aiutano il vento e gli ostacoli) salirà pigramente fino a quando non incontrerà una inversione termica e la sua differenza di temperatura rispetto all'aria circostante svanirà. L'inversione termica è infatti un gradiente negativo, salendo si incontra aria calda, e questo è un "tappo" che solo grossi fenomeni con molta energia e inerzia riescono a superare.
I servizi meteorologici rilevano regolarmente l'andamento del gradiente termico verticale del posto con delle radiosonde, mi pare che l'aeroporto di Levaldigi lo facesse. Ci sono anche siti dove si trovano simulazioni numeriche del gradiente verticale (io seguo Wetter Rome - meteoblue), un'occhiata a questi fa capire se in generale ci si può aspettare instabilità (=buone termiche) o stabilità (=termiche asfittiche).
Tutto ciò ovviamente senza tenere conto di effetti locali come brezze orografiche, pendii, ecc. che a questo quadro si aggiungono.
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