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Vecchio 24 gennaio 12, 13:37   #1271 (permalink)  Top
pellikano
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esperienze personali

Monokote:

A me piaceva tantissimo la sua consistenza. Un poco più elastica rispetto all'Oracover usavo spesso quella trasparente. Ricordo delle semiali di un aliante (stile alcione o piviere aviomodelli) progettato da me che si chiamava Supernova e che avevo rivestito in Monokote arancione. Bellissimo. Neanche faceva le grinze quando era al calore del sole. Per me andava benissimo.

Solartex:

Se applicato e protetto con trasparente bicomponente (carrozziere) non fa più grinze ed è stabile.

Carta Colorata:

Blu, Bianco, Rosso, Arancio sono disponibili sul sito di Modelberg e, personalmente, ne ho visto un buon assortimento anche a Modellismo Riccione. Inoltre c'è carta giapponese colorata, quadrettata, scacchettata... come volete.
Quindi condivido ma non capisco l'esigenza di colorare della Modelspan casalingamente.

Non è che prima o poi qualcuno si metterà a seminare degli alberi di balsa per poi ricavarne delle tavolette, eh?

Carrelli su polistirolo:

Il problema dei problemi.
I blocchetti si schiantano e le false centine interrompono la venatura.
Ma anche il foro della ruota interrompe la venatura, no? E allora?

Buona norma quella di fibrare le parti sottoposte a sforzo ma vedo meglio l'adozione di un longherone tosto da carrello a carrello insieme alla falsa centina.

Nel pylon, dove le ali hanno un profilo sottilissimo, il compito di tenere unite le superfici portanti è affidato ad un longherone fatto come una fondazione gettata di roving e resina. Poi il tutto viene fibrato.
Nella f3a Vintage non esistono sforzi così grandi che possano paragonarsi al pylon anche perché le superfici mobili si muovono pochissimo e non come nel 3d in cui si va quasi a 90 gradi.

Il longherone in un'ala f3A Vintage in polistirolo può essere in compensato di betulla da 4 mm o in sandwich carbonio-betulla-carbonio, magari forando il betulla per alleggerirlo. L'uso del composito è un pò in contraddizione con lo spirito vintage e pertanto del betulla può bastare. Oddio, a voler fare una figata si può optare per due longherine in pino unite da un'anima in compensato avio a ricreare una trave ad I. Quando la struttura di longherone e carrello è annegata nel polistirolo state certi che non ci sarà atterraggio in grado di strappare alcuna gamba.

In un'ala in centine le false centine del carrello sono appoggiate su longherone e bordo di entrata (biciclo) o bordo di uscita (triciclo) segno che le forze da vincere sono quelle che tendono a far ruotare (strappandolo) tutto il blocchetto del carrello.
Quindi è giusto quello che fa Furetto anche se interrompe la continuità delle fibre dell'obeche, peraltro già interrotte dal foro della ruota.
Cg
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...quello che noi chiamiamo "passione" altri dicono "mania". Dev'essere un bacillo veramente resistente che quando entra nel sangue non molla più. (Ninetto Ridenti) Arch. Cristiano Giustozzi FAI 10694. Tel. 393 9772747
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