in generale bisogna sempre ricordarsi che quando si lavora sulle ali in polistirolo la copertura in legno è sacra
su un ala centinata abbiamo un longherone o più longheroni robustissimi a garantirci che non si romperà
su un ala in polistirolo di queste dimensioni in genere non abbiamo un longherone classico, possiamo dire che abbiamo infiniti longheroni deboli
il longherone classico consta di due correntini in legno duro (o anche balsa a seconda del dimensionamento) con fibra lungo l'apertura, posizionati uno sul dorso e l'altro sul ventre dell'ala, uniti tra di loro da balsa (in genere) con fibra di traverso all'apertura (ideale sarebbe avere delle congiunzioni doppie con balsa incrociata)
una struttura simile è in grado di garantire la robustezza dell'ala
se prendiamo un ala in polistirolo e tagliamo una striscia dalla centina al centro ad una all'estremita avremo in mano l'analogo di un longherone classico, al posto dei correntini avremo i fogli della copertura uniti tra di loro dal polistirolo, una struttura assolutamente inadeguata, ma di fatto non abbiamo un solo pseudolongherone, ne abbiamo uno grande quanto tutta l'ala
quindi invece di averne uno piccolo robustissimo ne abbiamo uno gigante robusto potenzialmente allo stesso modo
quando andiamo ad inserire un servo, il carrello... o altro non facciamo altro che eliminare un pezzo di longherone,
è evidente che ogni interruzzione di fibra della copertura inficia lungo l'apertura dell'ala tutto l'ipotetivo pseudolongherone che lo contiene,
ad esempio mettendo un servo in una semiala conviene metterlo parallelo alla fibra della copertura e non di traverso, l'area tagliata via sarà la stessa, ma l'influenza sulla robustezza è minore
in sostanza ogni volta che si va a fare un operazione sulla copertura di un ala in polistirolo bisognerebbe sempre pensare che stiamo di fatto facendo un "danno" al longherone della nostra ala
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