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Vecchio 16 gennaio 12, 12:30   #68 (permalink)  Top
Aldo!
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Originalmente inviato da maRRRco Visualizza messaggio
ottima spiegazione, se possiamo contare sull'aiuto di 7.62 sulla parte tecnica siamo in ottime mani , io invece per stavolta passo e vorrei occuparmi di più della parte psicologica, paure, preoccupazioni, eventuali modi di rilassarsi e vivere il volo nel modo migliore possibile
dunque ...
direi di interpretare la discussione così, parte con spiegazioni, consigli e suggerimenti di tecniche basilari di acro, e naturalmente la descrizione dei risultati sul campo, con tutto ciò che ne comporta, crash, fallimenti, oppure situazioni positive, figure riuscite e modalità di miglioramento

altra parte aspetto psicologico che spesso condiziona l'approccio al volo acro o comunque soft soft 3d, consigli per trovare il giusto feeling o le motivazioni migliori, per superare le paure, la tremarella alle gambe etc, insieme anche a accorgimenti di tipo pratico per un volo pulito, sicuro, con le giuste distanze fra modello e pilota, spesso sottovalutate e che aiutano ad avere fiducia e meno timore.

Come diceva Laser, non occorrono spunti di tecnica e settaggio, quelli li diamo per assodati o comunque li lasciamo alle altre sezioni, questo dovrebbe essere uno step intermedio, un punto di sblocco o di arrivo, e in ogni caso di miglioramento, ma avendo alla base un volato già collaudato e una conoscenza del mezzo più che sufficiente.

Che ne dite, può andare come idea generale?
mi sono permesso di dare un parere su come improntare la discussione, se vi va bene, via alle danze, si inizia già con un bel weekend davanti
Riprendiamo un attimo l'aspetto psicologico?
Io di blocco psicologico ne ho uno grosso come una casa.
Risale a quando ho tentato di rovesciare il mio elicottero precedente (Walkera 1#A).

Settaggio -12° +12°, curva passo piatta, curva gas non ricordo ma comunque credo adeguata, giroscopio regolato al meglio.
In volo normale, nonostante l'età e un po' di giochi l'eli si comportava ancora benino e rispondeva prontamente ai comandi sia di ciclico che di collettivo.
Avevo già una buona esperienza nel volo simulato... insomma c'era proprio tutto, l'unico neo era che non sentendomi ancora sicuro in quota ho voluto provare da pochi metri.

Inserisco diligentemente l'idle up, lo porto in posizione e lo giro sul fianco destro, ripetendo una manovra ormai familiare nella teoria.
Lui gira e io lo stabilizzo col ciclico in hovering rovescio, mentre con l'altro stick gli do fiducioso il passo negativo per sostenerlo.

E qui cominciano i guai: invece di salire, lui scende piano ma inesorabile, fino a terra!
Eppure ero arrivato a fondo corsa col gas, e mi sarei aspettato che con 12 gradi di passo negativo schizzasse su come una scheggia!

Recupero i rottami, lo rimetto in sesto e il giorno dopo ci riprovo, questa volta con un tonneau.
Stesso risultato: in rovescio non si sostiene e in un attimo si sfracella per terra.
Sono arcisicuro che l'idle up era inserito e che non ho fatto confusione con i comandi!!!

Dopo questa avventura non ho più ritenuto conveniente riparare il vecchio 1#A e sono passato al Walkera 60#B, che è il suo fratello maggiore (classe 400).
A questo punto è chiaro che non mi azzardo a rovesciarlo senza adeguate garanzie di successo...

Che faccio?
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