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Citazione:
Originally posted by claudio476@17 dicembre 2004, 09:26 mmm... forse quest'estate non seguivo molto il forum..
di cosa stiamo parlano?
facci conoscere la ricetta! ed eventualmente le quantità di pepe che hai aggiunto! |
Il grafico allegato riassume alcune prove effettuate su di un prototipo ancora sotto test. Alcuni punti sono misure effettuate su motori commerciali in condizioni di max rendimento. Mi scuso per la mancanza di foto; non ne ho ancora fatte.
Le efficienze migliori si attestano sul 75%; ho usato eliche APC E di diverse dimensioni, dalla 10x5 alla 14x10.
Le due serie di punti sono i risultati di due diversi modi di calcolare l'effic. di uno stesso test:
1. dalla misura dell' rpm uso la costante caratteristica N100W (rpm dell'elica quando riceve 100W dal motore) per valutare la potenza sull'asse pari a (rpm/N100W)^3x100 [Watt]
Problema : la lettura del tachimetro ottico non è il massimo della precisione e gli errori di lettura vengono amplificati al cubo. La lettura deve essere effettuata alla luce del sole. Uso un dremel a 500 rpm con un piccolo disco in depron per verificare le condizioni ottimali e la precisione del tachimetro.
Qualche incertezza esiste anche sulla costante N100W. Inoltre ho l'impressione che le eliche in stallo (secondo Motocalc) non forniscano rpm confrontabili con
l'N100W.
2. E' più facile misurare la corrente a vuoto Io variando il potenziale (da 7 celle NiCd a 8 celle e quindi con 3Serie LiPo); la Io varia linearmente con V ed anche con gli rpm; avendo misurato anche la resistenza interna del motore Ri è possibile calcolare la potenza all'asse con
P out= (I-Io(rpm)) x (V-Ri x I)
questa formula è meno sensibile alla lettura dell'rpm (e quindi agli errori); qualcosa di molto simile è sul sito ufficiale dei motori LRK.
Comunque, le due serie di punti forniscono due curve di regressione praticamente coincidenti.
Veniamo al motore (finalmente!):
il rotore è il classico 6 poli ma per ogni polo ho impilato 5 magneti da 20x4x2. Lo spessore di ogni polo quindi è pari a 10mm.
Il diametro totale è di 33mm mentre la lunghezza è pari a 20 mm
Lo statore è un 9 poli (che sorpresa!) con un diametro di 35 mm ed una lunghezza di 25-27mm.
Gli avvolgimenti sono 17 spire di due fili in parallelo da 0.8mm; in configurazione a triangolo ottengo una Ri di 45 mOhm.
La differenza principale rispetto a quanto fatto da flyer consiste nell'aver avvolto i fili attorno a del ferro; in particolare ho usato i punti delle pinzatrici che usiamo in ogni ufficio (vietato ridere
). Questi punti sono sottili (min circa 0.4mm) e sono isolati tra di loro da una colla che resiste bene alla temperatura; provate con tester dopo un trattamento a 80°C per mezz'ora in forno.
Devo provare diverse configurazioni ma ho verificato che la sezione del ferro su cui viene avvolto il rame è molto importante; credo che sotto un certo valore si saturi presto facendo perdere coppia.
Ho un grosso problema nel mantenere elevati V sul motore e questo principalmente a causa delle connessioni Tamiya (ma come si scrive?) che sono decisamente insuff.
Collegando direttamente il controllore alla batteria ottengo circa 500-700 rpm in più con la 14x10; non oso immaginare che corrente squassava le mie povere E-Tec (3S3P da 1200 mAh). Comunque senza resistenze intermedie ottengo 4800 rpm con la 14x10 ma non so in quali condizioni di I/V.
Il grosso problema di questo prototipo è il peso che al momento si attesta sui 350 g
Sono convinto che si possa aumentare ancora un po' l'efficienza e ridurre il peso ottimizzando la distribuzione del ferro.
Nell'immediato, sostituirò tutte le connessioni Tamiya con altre da 60A. Inoltre mi deve arrivare uno speed 280 che vorrei usare per misurare le rpm con maggiore precisione.
Un altro prototipo, di dimensioni molto minori (rotore LxD=30mm x 18mm), fornisce discrete effic. con eliche APC 7x5 e 6x4 ma non con 9x6.
Chi è arrivato fino in fondo a questo post ha tutta la mia stima!