Discussione: footy in vetroresina
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Vecchio 13 gennaio 12, 13:44   #124 (permalink)  Top
claudio v
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Originalmente inviato da xenos2 Visualizza messaggio
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L'asse di rotazione è (dovrebbe essere) perpendicolare alla linea di galleggiamento: ho fatto giusto?
Dipende da cosa intendi per galleggiamento: se e` perpendicolare al galleggiamento statico, cioe` con la barca ferma nella vasca da bagno, in "dinamico" di conseguenza sara` inclinato avanti un tot ... cosa che non va molto bene, perche` di solito si inclina indietro per 3 motivi:
1) Una componente della spinta delle vele quando la barca si apprua sara` subito "verso il basso" aumentando i problemi di ingavonamneto che gia` normalmente affliggono le footy.
2) il sistema unarig sotto sforzo torce e, sotto la spinta del vento, boma e albero torcono + flettono e tutto il rig si inclina da solo avanti peggiorando quanto gia` descritto al punto 1
3) con l'asse del pivot dell'unarig ruotato indietro (rispetto a ll'asse perpendicolare al galleggiamento) per motivi geometrici quando si lascano le vele c'e` un leggero spostamento de centro velico verso l'asse barca che aiuta a ridurre al tendenza all'orza a vele lascate con beneficio della stabilita` di rotta e delal velocita`.

Chiaramente non stiamo parlando di differenze abissali e con poca aria quasi non si notano.

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Originalmente inviato da xenos2 Visualizza messaggio
L'occhiello: lo giro di 90 gradi allora?
Se lo giri di 90 gradi, ma esci con la scotta da un lato, l'asimmetria rimane: dovresti arrivare all'occhiello con la scotta in asse barca o da prua o da poppa imponendo un giro diverso alla scottina oppure stringere molto l'occhiello per ridurre questo effetto.
Se fai una prova con la vela cazzata misurando all'estrema poppa del boma vedrai di quanto e` l'asimmetria: se stai nei 2 o 3 mm non e` perfetto ma non e` molto grave
se e` di piu` meglio provare a migliorare la cosa anche perche` cosi` ti sara` molto piu` semplice far navigare in linea la barca su entrambi i bordi.

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Originalmente inviato da xenos2 Visualizza messaggio
per la vela: ingenuamente non ho precaricato l'albero prima di tagliare la vela e l'inferitura è praticamente una linea retta... Rifaccio?
Potrebbe essere un'idea, magari modificando leggermente la randa che gia` hai fatto senza rifare tutto da zero: se tieni buona i 2 punti di attacco sulla base e sulla penna, stacchi l'inferitura e poi devi solo riflare di nuovo l'inferitura e rifare un punto di attacco in cima all'albero. (vedi schizzo allegato).
Per farlo, nel dubbio, meglio precaricare un pochino di piu` l'albero per compensare la flessione laterale che non si puo` simulare)

Chiaro e` che una vela con 1 o 2 ferzi profilati potrebbe prendere meglio la forma, ma anche una randa monopezzo con il giusto taglio dell'inferitura puo` arrivare a dare buoni risultati specie su una barchetta cosi` piccola.

Per la spiegazione teorico-pratica su come fare per ottenere una buona linea di inferitura, ti rimanderei a questo post

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Originalmente inviato da claudio v Visualizza messaggio
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Senza conoscere la teoria e senza “adattare la forma dell’albero” a quella della vela come molti abituati ”male” con gli alberi in alluminio delle IOM fanno, la soluzione la problema è, invero, semplicissima.

Si costruisce la vela lasciando 10-20 mm di maggiorazione sul lato inferitura e, ad albero montato con sartie e stralli in tensione, si attacca penna, base e punto di scotta della randa all’albero e al boma cazzato al centro con 3 pezzi di nastro tenendo la barca inclinata su un lato in modo che la vela prenda la sua forma appoggiandosi sull’albero.
Poi, con un pennarello, si traccia la linea dell’albero sulla vela, la si rifila e la si rifinisce con i vari punti di attacco.
Questo permette un taglio di inferitura decente che potrà essere ottimizzato conoscendo bene quanto va pretensionato il paterazzo e che flessione laterale prende l’albero.

[da qui in poi e` per le vele con ferzi profilati- NDR]
Prima però bisogna fare una vela di forma “decente” da stimare non, ad esempio, forzando l’inferitura su una linea o addirittura su una spezzata mettendo più pezzi di nastro lunghi


che è il sistema migliore per nasconderne gli errori e capire difficilmente dove si sbaglia

Il corretto sistema per visualizzare la forma delle vele, di solito, è tenendole per 3 punti sulle 3 bugne




Se si vuole invece seguire la teoria base, con il sistema della vela in appoggio su un piano e in forma e i 3 punto vincolati, si può tracciare la linea dell’inferitura per compensare il grasso di forma della vela tracciandola rettilinea (con la vela in forma e in appoggio diventa tale) e poi aggiungendo a quella la "deformata dell'albero", ossia lo scostamento dalla rettilineità teorica dell'albero quando è sotto carico e si flette longitudinalmente.
....
Tutti questi commenti mi auguro che non siano considerati/considerabili come uno "smontare il tuo lavoro".
Anzi, sono andato a sottilizzare perche` mi pare che il tuo barchino sia gia` veramente a un buon livello, quindi per migliorarlo non si possono che suggerire lavoretti "fini" e precisi per lo piu` nei dettagli.

Quindi, complimenti e ribadisco l'augurio di vederti alla Footy Cup 2012.
Bye
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Ultima modifica di claudio v : 13 gennaio 12 alle ore 16:02
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