Citazione:
Originalmente inviato da Cesare de Robertis  M'intrometto in questa interessantissima discussione che seguo dall'esterno non avendo contributi da portare, innanzitutto per i complimentarmi con i costruttori per gli splendidi modelli che stanno realizzando e con Franco Sala per i suoi interventi sempre molto precisi ed esaurienti. Ciò premesso, una parola su quel castello-motore arancione della Mantua: BUTTALO, anzi: buttateli tutti. E' una fusione di pessima qualità e con le vibrazioni del motore le longherine si tranciano di netto; è solo questione di tempo. Nei primi anni '80 ci ho rotto un modello e, non pago, ne ho usato un secondo. In quest'ultimo caso il destino ha avuto pietà di me facendolo rompere a terra senza gravi danni. Non c'è stata una terza volta, ovviamente.  ------------------------------------------ |
Ciao Cesare,
ti ringrazio per i complimenti e per il tuo apprezzamento.
Detto da te, assumono una importanza particolare.
Il castello motore in foto è un "cimelio storico" Anderbbe messo in un museo..
Veniva usato negli anni 60/70 con motori tranquilli ( se ricordo bene dal 7,5 al 10 cc.) e, per quei tempi, era ottimo. Aveva anche la sede per il carrello anteriore.
Ovviamente oggi ed allora, quel castello non era idoneo a supportare un Rossi 60 od un Picco 60 od altri.....
I migliori supporti che ho visto, sono/erano ricavati con macchina CNC da una barra di Ergal.
Oggi costerebbero una cifra improponibile.
Vedo che attualmente esistono ottime soluzioni di vari produttori.
Mi sembrano ottimi quelli della Dubro che hanno anche i gommini ammortizzanti. ( Ovvio che nei Vintage i gommini VANNO TOLTI ed il motore deve essere solidale con il modello).
Non dimenticate " l'icidenza a 90° con il piano del tavolo ed il disassamento a dx di ca 1,5° "
Ciao FS