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Vecchio 27 dicembre 11, 10:49   #947 (permalink)  Top
pellikano
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Facciamo un po' di ordine

Trovo poco sensato che si parli in queste pagine di diatribe legate allo scoppio - elettrico semplicemente perché negli anni 70/80 di elettrico in F3A non se ne sentiva neppure l'odore. Dato che si vuol solo far rivivere quei modelli il discorso mi pare naturalmente esaurito qui.

Franco sbaglia ed ha ragione allo stesso tempo.

Sbaglia quando dice che le persone non sanno neanche come si imposta una figura acrobatica. Questo thread è frequentato quasi esclusivamente da collezionisti ed appassionati di F3A vintage il cui scopo è quello di ritrovarsi una volta l'anno a Foligno per fare quattro chiacchiere ed esibire i loro gioielli d'epoca. Stop. Franco, io ho visto un raduno di auto d'epoca Bugatti e nessuno tra di loro si sognava di essere un pilota alla Giulio Foresti o alla Ascari. Loro le auto le avevano e si contentavano di passeggiarci facendole vedere ai passanti ammirati. Io che ho qualche esperienza di acrobazia (non paragonabile alla tua, ovvio) non mi sognerei mai di passare a coltello rasoterra con un Galaxy perché mi costa fatica e ci tengo. Penso alla possibile trita di modello e motore le cui parti potrebbero essere introvabili e non mi azzardo a fare il matto con una macchina simile. Quindi concluderei dicendo che gli attuali piloti vintage non sono i piloti di allora (eccetto Mario, te, Fioretti e Benito tutti gli altri erano scarponi dell'acrobazia, me compreso) ma sono gli appassionati di oggi a cui non è richiesto di saper fare una figura. Quello del misurarsi sulla figura è un'altra cosa che, come abbiamo visto, non premia gli organizzatori.

Ha ragione quando sostiene la superiorità dell'elettrico rispetto allo scoppio. Lo scoppio è indifendibile, ha tutti i punti negativi senza averne uno, dico uno, a favore. Per ora ci si appiglia al costo ma con lo sviluppo tecnologico si sta sempre più riducendo il margine di prezzo tra elettrico e scoppio a favore del primo. Quindi è solo un problema di pertinenza: l'elettrico è migliore ma non c'entra nulla parlarne proprio qui.

Lo sappiamo tutti che nell'anno zero della locomozione si dovette scegliere tra elettrico e scoppio: il primo costituito da due parti, rotore e statore, ed in tutto da una manciata di pezzi; il secondo costituito da una miriade di pezzettini, sempre pronti a rompersi, difficile da avviare (ricordate la manovella di Stanlio e Ollio?) e dal rendimento bassisismo. Cosa si scelse? Ovviamente il motore termico perché si doveva consumare benzina...

Negli aeromodelli lo scoglio da superare è costituito dal peso delle batterie ma vi rendete conto che razza di progresso c'è stato tra NiCd e LiPo? Un abisso ed ancora non è finita! Non sono meravigliato della Tesla elettrica perché ci ho appoggiato il sedere sopra e so che cosa significa viaggiare in silenzio battendo i Porsche i quali rimangono malissimo quando qualcuno dimostra loro che "elettrico è meglio".

Le auto, domani, andranno tutte ad elettricità ma dopo a che serviranno i meccanici? Quindi prima di affamare la gente si ritarda il progresso in nome dell'economia. In aeromodellismo si è più liberi: il futuro è già qui ed il futuro ha a che fare coi Voltampère...

Già, Franco, il FUTURO.

Ma Vintage è passato, è archeologia, è fierezza dell'antiprogresso, è rimembranza, antievoluzione... e chi più ne ha più ne metta.

Diamo dunque una definizione di quello che noi Vintagisti stiamo facendo per capire il presente ed il futuro (testi estratti da entrambe le SAM italiane: SAM 2001 e SAM 62):

Il Vintage è una delle sezioni in cui si articola la ricerca di 393WR in seno alla Society of Antique Modelers (SAM), un’organizzazione mondiale che riunisce tutti gli appassionati di aeromodelli d’epoca.

Uno – e forse il più importante – degli scopi che si prefigge 393WR in particolare e la SAM in generale è la ricerca, la salvaguardia, la valorizzazione e la diffusione di ogni testimonianza e documentazione della storia dell’aeromodellismo. Questa banca-dati costituisce un patrimonio di valore immenso per la nostra generazione e le generazioni a venire.

Questo che segue è il passo più importante:

Non si desidera far progredire la tecnica aeromodellistica, né si intende sperimentare nuovamente e sviluppare soluzioni ed accorgimenti che fanno già parte della storia dell'aeromodellismo, bensì si vuole accrescere la partecipazione di tutti gli appassionati alla salvaguardia di un prezioso patrimonio di conoscenze.

In pratica senza accorgercene abbiamo messo insieme tante e tali conoscenze grazie alle quali personaggi come Marioincarnia, neofiti quasi assoluti, sono cresciuti culturalmente grazie alla passione, alla ricerca e alla grande forza di volontà messa ogni volta nella costruzione dei propri modelli.
Mario aveva un papà aeromodellista ed il riprendere questa passione dopo anni di inattività è come dialogare con il genitore che non c'è più, come stargli ancora vicino. Correggimi se sbaglio, Mario.

Ed il non saper fare un tonneau in quattro tempi, ma anche il centraggio del modello, fa parte di un patrimonio che rischia di andare perduto se Franco Sala anziché trattare dell'argomento si ostina a discettare tra i vantaggi dell'elettrico Vs scoppio. Franco, siccome sulla sommità di un cappello a cilindro ci si arriva arrancando, ci sono dei trucchi che dobbiamo conoscere per fare una figura da dieci? E cacchio e dicceli, no?
Checcefrega delle batterie, dei regolatori e della coppia costante?

Allora, in accordo a quanto asserito prima, consiglio a tutti i Vintagisti di fare una copia del testo e di appenderlo nel laboratorio (Non si desidera far progredire la tecnica aeromodellistica, né si intende sperimentare nuovamente e sviluppare soluzioni ed accorgimenti che fanno già parte della storia dell'aeromodellismo, bensì si vuole accrescere la partecipazione di tutti gli appassionati alla salvaguardia di un prezioso patrimonio di conoscenze) e dargli uno sguardo ogni tanto per capire se quanto stiamo facendo è in accordo o meno con lo spirito della nostra passione per il "vecchiume".

Non ho capito ancora, e me ne dolgo, cosa significhi il documento redatto da Muzio circa la separazione delle due classi elettrico e scoppio. Ignorando le problematiche non riesco a capire gli scopi e le finalità dello scritto di Piero. Mi riserverò il piacere di farmi spiegare a voce il suo pensiero appena ce ne sarà l'occasione.

Ad esempio nella SAM, di cui siamo la costola più giovane, convivono benissimo le categorie elettriche con quelle a scoppio.

Beh, ho scritto abbastanza ma, per non perdere la bussola, ogni tanto va rifatto il punto della situazione. E, Franchino caro, tagliare i rami secchi e le discussioni che non servono ci fa arrivare più motivati e più carichi all'appuntamento di Foligno del 1°Luglio.

Il progetto è: non mandare perdute tutte le piccole astuzie e le conoscenze di un'epoca che siamo ansiosi di apprendere dai protagonisti di allora.

Se compro una Lancia Stratos e faccio un meeting di Lancia Stratos non credo che arrivi la coppia Munari-Mannucci a dirci: "non sapete neanche come si entra in curva driftando con questa auto", perché mi pare ovvio. Al contrario se Sandro Munari ci fa un pò di teoria eppoi durante il meeting, per chi lo vuole, ci da le dritte su come migliorarci nella sbandata controllata e nel pendolo penso che ognuno torni a casa arricchito e contento, no?

Allora, Fra, non ce sta a rompe le scatole co' 'sti frullatori elettrici e dicce come se fanno 'ste figure, eccheccacchio! Ma soprattutto dicce un po': come se centra un modello per le gare?
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...quello che noi chiamiamo "passione" altri dicono "mania". Dev'essere un bacillo veramente resistente che quando entra nel sangue non molla più. (Ninetto Ridenti) Arch. Cristiano Giustozzi FAI 10694. Tel. 393 9772747
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