22 dicembre 11, 22:33
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Data registr.: 08-01-2007
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Originalmente inviato da Personal Jesus Alla ex accademia del traino tengo conto d'entrambe.
Giacchè altrimenti, si potrebbe arrivare a conclusioni assurde. Nel senso di uguali e contrarie.
Ragionamento per assurdo uno.
Se tengo come riferimento l'aria, mentre volo quasi fermo contro vento (e sto volando in verità in velocità), potrei dedurre che al contatto con il suolo, il modello dovrebbe schizzare immediatamente in avanti, poichè, visto che l'energia si deve conservare, non spendendola più per stare in aria, si deve tramutare in energia cinetica di movimento al suolo. Succede? Alla Pelizza di Rovigo, quest'anno, ho fatto praticamente tre atterraggi corti contro vento. Si vede che non avevo spiegato bene al mio Duo Discus che doveva tramutare l'energia cinetica che fino a quel momento usava per volare, in energia cinetica per fermarsi almeno oltre metà pista d'atterraggio.
Ragionamento per assurdo due.
Se invece atterro col vento in coda, visto che magari, all'aria, sto quasi in prestallo, dovrei invece fermarmi pressochè immediatamente.
Ragionamento per assurdo tre.
Mi frega solo della velocità al suolo. Cacchio non posso volare! Non c'è flusso relativo tra aria e modello.
Ragionamento per assurdo quattro. Sempre fregandomene solo della velocità al suolo.
Cacchio ho trovato il modo per non stallare mai. Basta stare sempre col vento in coda, se c'è, e farsi trasportare dal vento.
Eh...sembra un po' la teoria delle buste al vento di Depron. | A I U T O
Se solo fai tutti questi ragionamenti mentre stai atterrando, "Anche solo per assurdo" mi sa che i modelli "Poco Ti Durano"
Paolo Panfilo
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