Ciao Domenico e saluti a tutti,
ho deciso di replicare alla tua sia per fare chiarezza sia perchè comunque largomento è molto attinente alla formula della F5J Autonomy che stiamo cercando di lanciare in Italia.
Prima cerchiamo di chiarire la mia risposta scortese che a me non sembra affatto tale...
Ho detto che la tua risposta non è polite (termine inglese che si può tradurre in gentile) in quanto dire a qualcuno che
evidentemente non ha letto attentamente... non mi pare una cosa gentile... forse su quello potrei essere permaloso.
Per quanto riguarda i tuoi CI vinti in F1B, la mia documentazione arriva al 1983 e, a meno di sviste, non ti ho trovato... Se questa era la domanda ingiustificatamente scortese...Boh... Volevo solo sapere che risultati avevi ottenuto con i tuoi metodi, non molto di più.
Comunque non stiamo a fare sofismi.
Mi dici di supporre che io non ho mai fatto un modello della formula Dedalo... Qui invece è però evidente che se hai letto,
non ricordi quello che ti ho scritto in MP il 6 luglio scorso. Ti cito il messaggio per chiarezza.
Citazione:
Originalmente inviato da claudio v ciao,
se dopo esserti letto i vari post della F5J autonomy hai domande o altro hai solo da scrivermi. La "nuova" categoria è nata dalla nostra vecchia Autonomy 400 in cui usavamo proprio i 400, 7 celle da 500 (imposti per regolamento) e modelli da durata tipo i vostri.
La formula autonomy era nata proprio per ovviare a tutti gli inconvenienti inerenti la cottura dei motori, le salite sparate, i modelli in alto che non si vedono, la necessità di un cronometrista per ogni concorrente, etc etc.
In più ha alcune delle prerogative del volo libero (scegli quando lanciare) e della vecchia rcv ora f3j: guardi gli altri in volo e li usi come riferimenti per scegliere dove andare e chi seguire.
Tutti i dati ottimizzati per modelli, motori, eliche e batterie sono notissimi e partendo da quelli si hanno già delle basi sopra la media.
La nuova formula permette ora di usare sia modelli vecchi che nuovi senza le limitazioni di avere tutti quel motore, quelle batterie e di conseguenza quel modello.
Dando energie imbarcate in W/h proporzionali al peso del modello odv, e quindi equivalenti tra un hlg e un 4 metri, si dà a tutti la potenziale equivalenza di quota max raggiungile e di conseguenza di numero di pieni per scarica di batterie.
Teoricamente con la nuova formula chiunque abbia un buon planatore elettrico, con piccole modifiche al pacco batterie può partecipare quasi ad armi pari: infatti non dovendo salire "a palla" in quanto il tempo motore non conta, anche un vecchio ferrite con il riduttore ha ancora prestazioni interessanti (vedi risultati della nostra garetta).
Se quel che ti scrivo non ti è del tutto chiaro, scrivimi pure alla mia mail privata o telefona
ciao
Claudio Vigada |
Quindi se sono intervenuto in merito è proprio perchè, per anni, abbiamo lavorato più o meno alla stessa cosa: altrimenti mi sarei astenuto.
Noi abbiamo lavorato nella duplice direzione di ottimizzare il rendimento di elica e motore, nel caso della vostra gara lunica cosa ottimizzabile (dal punto di vista del rendimento) resta lelica, invece il motore lo si deve spremere per ottenerne il massimo della potenza (al limite della cottura).
Dato che unelica ottimizzata rimane tale anche se fatta girare un po più forte, andrà molto probabilmente bene con piccoli aggiustamenti in entrambi gli utilizzi sul medesimo modello (quello a bassa potenza e quello ad alta potenza visto che nel nostro caso la differenza non è poi troppa).
Queste prove le abbiamo fatte con pieno successo, comparando i tempi motore, le quote di salita e lautonomia risultante.
Quelli che ho scritto sono dati calcolati e in buona parte verificati sul campo, quindi, almeno per me, sono dati di fatto e non impressioni che possono + o- convincere. Considero le nostre prove attendibili in quanto frutto di quasi 25 anni di studi e applicazioni del motore elettrico agli alianti che hanno portato nel corso degli anni passati il nostro gruppo ad ottenere risulti inequivocabili sia in campo nazionale sia internazionale sia nel conseguimento di record mondiali di categoria. Risultati conseguiti grazie alla mole di lavoro, alla collaborazione reciproca e allattenta osservazione degli avversari nelle varie competizioni.
Proprio a proposito di questo dico che la teoria delle variazioni di incidenza o profili variabili applicati per ottenere una maggior quota in salita sotto motore, non ha MAI dato risultati su modelli con prestazioni e caratteristiche similari a quelle del topic... non solo tra noi in Italia, ma nessuno al mondo lha mai impiegata con successo in questo campo specifico di utilizzo.
E in Europa per anni si sono fatte gare di durata simili alle vostre. Quindi che altro dire.
Per quanto riguarda partecipare alle gare formula Dedalo, se non dovessi fare 2000 km tra andata e ritorno verrei volentieri una volta, anche se la formula non mi piace e ne spiego i motivi.
- Per anni si sono fatte gare di volo elettrico durata dove la discriminante era la velocità di salita: poi si è smesso o, comunque cè stata una perdita di interesse a causa dei costi e delle prestazioni raggiunte. Sono categorie definibili morte, come i motoveleggiatori a scoppio (F3G) che ormai sono spariti per evoluzione naturale.
- Se non si lancia in batterie, la discriminante è lanciare nel buco o nella termica, a quel punto la componente C... conta più del modello e del pilota.
- Il fatto di avere un motore elettrico a bordo rende bello il volare perchè si può accenderlo e spegnerlo quando si vuole e non cè bisogno di spedire in paradiso a perdita di vista il modello (quando ci si riesce) per essere sicuri di fare il pieno: dando una sola accensione del motore e un tempo fisso si ottiene questo risultato, specie se cè qualche bella termica.
- Se la condizione è buona, la gara di durata diventa gara di centro e non di veleggiatori da termica. - Nel buco, si è fregati in ogni caso o quasi e, se non si fanno lanci in batteria e punteggio millesimale a batterie, ci si gioca la gara per il famoso componente C....
Con la nostra formula (F5J Autonomy) tutti questi aspetti negativi spariscono e in più ci sono ulteriori spunti di lavoro, come già spiegato in altre Topic, e quindi la considero più interessante e sto cercando di promuoverla.
Potremmo anche fare un incontro a metà strada, che so, in Toscana,. Si potrebbe organizzare un meeting con una batteria di lanci con il vostro regolamento e una con il nostro. Così si prova. Basterebbe avere due gruppi motopropulsori intercambiabili, uno ottimizzato per la potenza e uno per lefficienza.
Penso che sarebbe un bel gioco: se ci fosse qualcuno in Toscana e dintorni che volesse metterci a disposizione un campo, ci si potrebbe trovare un fine settimana di ottobre-novembre e magari discuterne davanti a un buon bicchiere di chianti tra un lancio e laltro.
Credo che così un accordo si troverà certo
Saluti
Claudio V