ps: a me le linee dello StinRay piacciono ma tanto tanto.
E' chiaro che la deriva e i terminali alari conferiscono una o l'altra impronta a tutto il modello a seconda di come sono cesellate. Io mi avvalgo dell'opera straordinaria dello Stradivari delle derive che opera sul semilavorato di elio e sono a posto.
Per quanto riguardo lo StingRay, dopo la notevole esperienza accumulata dal gruppo con ogni versione esistente, dai 320 originali Elios ai 330 Uwe in stampo al 290 X-Model, il Ghisleri ha rivisto alcuni particolari.
La differenza fra una comune cadrega e l'arte sono i particolari.
Lo stesso concetto si applica agli aerei ai motori alle auto da corsa.
L'estetica in questi casi è serva della funzione e gli ulteriori affinamenti aerodinamici dovrebbero essere di notevole impatto su alcuni aspetti delle prestazioni. Quali, lo sappiano noi.
Anche i sistemi costruttivi e i profili sono stati rivisti.
Una lunga serie di prove ci hanno convinto che due non fa tre e zigozago. Non dico altro perchè è segreto.
Dopo una serie di peripezie inaspettate abbiamo ora, sotto la direzione di Tarter, due diversi set di stampi per le ali, ottenuti con due diverse tecniche, con due profili leggermente diversi, per spingere all'estremo la sperimentazione. Eseguiremo durante l'inverno test nella galleria del vento di Urbana-Lambrusc e prove sulla rugosità delle superfici.
Disponiamo del master della nuova fusoliera e già pronti i nuovi stampi per i piani di coda con profilo ipercritico laminare con un bucket molto ampio.
Confidiamo che la nuova macchina sarà in grado di sfondare l'inviluppo di volo del supermodello tedesco, come già preannunciato dai prototipi segreti che hanno volato l'anno scorso camuffati da normali StingRay.
Tutto, per l'avanzamento della scienza e della tecnica.
Ultima modifica di manubrio : 16 novembre 11 alle ore 23:52 |