Vale sempre il detto "quello che non c'e' non si puo' rompere" ovviamente.
Noi abbiamo avuto la possibilita' di smanettarci per primi a Stabio come descritto nel post su tofly e la prima impressione e' stata che non era decisamente un accrocchio per principianti vista la difficolta' di settaggio (difatti nonostante la traduzione multilingue delle istruzioni e la collaborazione di molti non proprio alle primissime armi non siamo riusciti a cavare un ragno dal buco)
Successivamente un altro "collega" e' riuscito a capirci e a farlo funzionare solo che personalmente non l'ho ancora visto all'opera in quest'ultima configurazione, in ogni caso se dicono che va' c'e' da crederci.
La stabilizzazione avviene in due modi, la prima e' quella affidata ai 3 giroscopi interni che stabilizza il modello su un orizzonte artificiale e funziona indipendentemente dal visore ottico.
La seconda (stabilizzazione di posizione) invece lavora con il sensore ottico e mantiene il modello fermo rispetto il terreno ma funziona solo a pochi metri da terra. Qualora per mancanza di riferimenti ottici non dovesse funzionare il sistema ritorna a lavorare con i giroscopi. (ammesso che li inibisca durante il lavoro con il sensore). Di consegueza non ti dovresti accorgere di niente al massimo una traslazione laterale.
Il sensore ottico lavora rilevando il contrasto del terreno di due punti (o piu') simultaneamente. Se questi si spostano significa che il modello trasla ed il sistema corregge il ciclico per mantenerli nella posizione rilevata.
Ovviamente su superfici lisce e del medesimo colore fa fatica (neve, acqua, cemento)
Lo stesso principio era stato utilizzato per la discesa della capsula contenernte i robottini che sono andati su marte. In questo modo calcolavano la velocita' di discesa e il movimenti rispetto il terreno.
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