Citazione:
Originalmente inviato da maRRRco Non so se è stata la discussione, oppure la riflessione che ho fatto in questi giorni
sta di fatto che oggi ho preso il mio automodello, su cui in questi anni non so quanto ho speso ed ho fatto spendere ai miei
ho fatto qualche giro in pista e solo di miscela e gomme ho speso 30 euro
senza contare altri 30 per l'albero motore andato
magari non interessa nulla a chi vorrebbe parlare di gaui, ma è solo per dire che forse non prendo più nulla, sto vendendo tutto, il 250, l'automodello
mi è preso una strano senso di colpa per tutti quei soldi spesi, c'è gente che fa la fame, ed oggi non so, quando giravo in pista mi sentivo male, molto male, ero triste con me stesso e privo di felicità
la gioia di avere fra le mani un radiocomando e di pilotare ogni genere di modello ha lasciato il posto all'amarezza, ad un senso di vuoto, ero quasi estraniato da quello che stavo facendo, la mente mi remava contro, quasi non mi divertivo con quella che da 10 anni è stata la mia passione
anche con gli eli ho speso tanto e già qualche accenno c'era stato
mi sento in colpa, non so perchè e come, ma è così
forse dopo avervi rotto per così tanto tempo, alla fine terrò solo il 450, sul quale anche qui vagonata di soldi spesi
sono solo, triste e troppo pensieroso, chissà cosa mi è preso, ma si sono aperti orizzonti troppo scuri
scusate per questa digressione che non c'entra nulla, mi è preso un momento, ed ho scritto quello che avevo in testa
Manolo, puoi anche cancellarla, dovevo buttare giù due righe e l'ho fatto
scusate ancora |
mi succede spesso di ascoltare riflessioni del genere, oppure viceversa di trovare persone che si lamentano per problemi abbastanza fittizi, senza avere la tua coscienza e consapevolezza...
e penso questo:
San Francesco, personaggio reale, concreto e non mitizzato, e bellissimo esempio di chi ha sposato e seguito la Parola, è un punto di riferimento per chiunque voglia fare una scelta radicale (non necessariamente vestendo il saio), che nessuno credo gli vieterà di seguire, anzi
senza che tu pensi che il consiglio sia di emularlo, la mia riflessione porta alla considerazione che a parte la scelta di cui sopra, non obbligatoria per sperare nel Paradiso (per chi voglia crederci), non bisogna vergognarsi di possedere dei beni materiali, e non occorre spogliarsene, ma bisogna vergognarsi, o per lo meno preoccuparsi, quando non si è soddisfatti di quello che si ha.
Parlo di persone che hanno di tutto e di più, o che guadagnavo mensilmente cifre folli, e si arrogano il diritto o la necessità di trattare male gli altri (i sottoposti, in genere, ricoprendo solitamente incarichi manageriali o dirigenziali di responsabilità, oppure chi affettivamente o concretamente dipende da loro), che spesso desiderano ancora di più mai placando la loro avidità di denaro di potere o di quant'altro...
Dunque ci si può francescanamente spogliare dei beni terreni, oppure più semplicemente fare volontariato (senza badare se talvolta si è un po' sfruttati), o ancora più semplicemente e rapidamente non trattare male gli altri, o ancora più terra-terra essere soddisfatti, 'ché già sarebbe bastevole e sufficiente per sentirsi meno in colpa...
E bisogna vergognarsi solo di non essere mai appagati...
La sensazione di soldi buttàti o di improvvisa ed inattesa futilità di quel che facciamo (ma quante volte non è poi così inattesa, ma culmine di tante piccole ripetute e poco ponderate crisi od insoddisfazioni che la precedono?) deriva dalle motivazioni iniziali che ci spingono nell'impresa (dispendiosa?), spesso sghembe e malfatte...
volgersi all'indietro con spirito critico o voglia di gettare tutto alle ortiche è un fatto positivo, se ne scaturisce un atteggiamento nuovo e migliore, e più consapevole di quello che si è e di ciò che si vuole. Per stare in pace, però, non per tormentarsi nuovamente...
Molte delle nostre attività non necessarie, talvolta servono a compensare dei "vuoti" esistenziali, che fino a che vengono tappati, riusciamo a tirare avanti, ma quando esse attività non bastano più, diventano uggiose ed invise, e spesso rigettate con inattesa repulsione.
Folle chi dubbi non abbia, direi...
O chi dopo i dubbi torna alle antiche pseudocertezze...
Dunque il mio augurio è che alla luce degli spunti di riflessione che ti ho voluto dare, tu viva in modo diverso la tua passione per il modellismo o per altro. O in generale il tuo atteggiamento verso la Vita, sommo e prezioso Bene...
Peggio sarebbe se qualunque crisi colga l'Uomo, nulla ne segua... e si continui nell' Errore e nel vuoto Errare...
Peggio ancora di questo, un Limbo Eterno ed immutabile...
Up uP !