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Vecchio 12 luglio 06, 11:13   #43 (permalink)  Top
claudio v
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Originalmente inviato da bradom
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La mia risposta è che per salire più possibile bisogna ridurre la resistensa dell'ala indotta dalla portanza, di conseguenza ridurre al minimo il diedro loncitudinale (alias incidenza).
Quale soluzione adottare?
INCIDENZA VARIABILE, cioè minimo diedro longitudinale nella fase di salita. Soluzione universalmente adottata da tutti i motomodellisti (F1C) ed elasticisti (F1 nel volo libero.
Alla mia ultima partecipazione in qualità di cronometrista ai camionati europei di Maniago nel 1996, ebbi modo di ammirare un motomodello di un concorrente dell'est che in salita andava con le ali ripiegate in modo da formare un profilo biconvesso simmetrico e metà della superficie alare, ed in planata con ali spiegate con la massima superficie e profilo concavo-convesso. A parte le complicazioni meccaniche e pratiche, il modello saliva in candella appeso all'elica raggiungendo una quota stratosferica!
Nel nostro caso, essendo il nostro modello radiocomandato o meglio radiodisturbato, sarebbe difficoltoso variare l'icidenza, visto che di solito si agisce sugli impennaggi orizzontali. Pertanto, la soluzione potrebbe essere quella di adottare un profilo rariabile o meglio, un profilo flappabile.

Mi permetterei di dissentire, almeno in parte.
Questo ragionamento è validissimo per i volo libero F1B e soprattutto F1C in cui la velocità di planata e quella di salita sono radicalmente diverse (credo che gli F1C salgano tranquillamente oltre i 20 m/s e planino a 5-6 m/s).

Ne consegue che la salità è verticale o quasi, l'ala non porta quasi nulla (quindi più piccola e simmetrica è, e meglio è) e tutte le tarature da planata in libero a quella velocità non funzionano.

Nel caso del modello della topic (speed 400 e 7 celle), ammesso di poter salire verticalmente (che serve a poco, e rende la salita poco controllabile specie se c'è un po' di vento), abbiamo velocità nell'ordine di 7-8 metri al secondo max, con una velocità di planata... quasi uguale.
Poi un modello radiodisturbato e ben centrato normalmente ha un range di velocità di trim tale da sopportare questa variazione senza bisogno di intervenire troppo , nè sui comandi, nè sulle incidenze.
Quindi
Lasciamo stare l'ala e le incidenze tranquille e concentriamoci su altro: ad esempio ad aver il miglior compromesso di trazione/velocità (che dipendono da giri, diametro e passo dell'elica).
La monopala pò essere interessante, ma in salita pura la bipala abbiamo visto che è più o meno equivalente e in più ha molti meno problemi di messa a punto.
Quindi penso sarebbe + utile andare a vedere su questa strada, come già postato.
Motor: Graupner Speed 400 Race 4.8V #3320; 4492rpm/V; 0,111 Ohms; 1,72A idle.
Battery: Sanyo 500AR; 7 cells; 500mAh @ 1,2V; 0,009 Ohms/cell.
Drive System: Aeronault 9 a 1; 15x13 (Pconst=1,31; Tconst=0,95) geared 9:1.
Airframe: Lungo2; 34dm²; 497g; 14,6g/dm²; Cd=0,037; Cl=0,52; Clopt=0,78; Clmax=1,1.
Stats: 206 W/kg in; 131 W/kg out; 4,8m/s stall; 5,7m/s opt @ 32% (10:40); 7m/s level @ 38% (9:27); 6,18m/s @ 90°; -0,34m/s @ -3,4°.
consumo a terra 13,7 A

E' un peccato che non facciate le vostre gare da queste parti, perchè, una tantum potrei partecipare (poi magari voi, una tantum, provate la nostra Autonomy ), e si potrebbero fare confronti diretti: il modello ce l'ho già, mi basterebbe cambiare il motore e mettere su il 4,8 V.
Il lavoro più tremendo è togliere e mettere i pignoni piantati, tutte le volte trovano un sistema nuovo per rompere i...
claudio v non è collegato   Rispondi citando