Complimenti per la citazione (peccato che non sia stata partorita dalla tua mente perchè è veramente originale,anche se sarei molto curioso di vedere come SPARI...)Cmq come si dice a Roma nun sò se sesemo càpiti,il ragazzo da quello che vedo non dovrebbe avere molti aiuti altrimenti avrebbe già "sondato"presso il campo dove potrebbe in futuro frequentare,quindi per me l'unico modello per iniziare da soli è l'EASY STAR
oppure corri tu a carburargli il modello quando non parte o magari si spegne quando stacca il muso da terra visto che insisti tanto con lo scoppio e addirittura un'ala centinata !!!!!!!che non perdona errori,ma dai!!! chi ti risponde è uno che ha il 70%di modelli a scoppio e quindi non pensare che li disdegno...Ciao
Citazione:
Originalmente inviato da batman AVISTAR. Non se ne discute.
Balsa e compensato, bello robusto, il carrello perdona tutto, con un .40 va benissimo.
ps nei modelli tipo Ready ecc. le ali sono molto pesanti, quindi il modello risponde lentamente ai comandi, nella costruzione tradizionale l' ala centinata è + leggera, quindi meno inerzia, si pilota meglio (ed è + leggero).
@ Rosario:
Dal punto di vista del principiante più il modello è grande meglio si pilota.
Se poi uno per vari motivi non può o vuole volare a scoppio bisogna giocoforza adattarsi a modelli + piccoli, come l' Easystar o modelli con ridotta apertura alare (Minimag, Schiumini, ecc.) se non si vogliono spendere cifre elevate per "elettrizzare" modelli grandi.
Chi ti parla 5 anni fa ha elettrificato un Avistar con uno dei primi BL Outrunner da 1 KW di potenza, non esistevano ancora le Lipo e giravo con 16 celle da 1200, 520 grammi di pacco e 3/4 minuti di autonomia.
Ma chi lo ha provato ha detto che era uguale allo scoppio.
Due anni dopo ho elettrificato il Bellanca Decathlon della Phoenix, 6 Lipo con un Actro 24-5, a detta di un acrobaticaro volava meglio che col .46 a scoppio.
Però il costo era il doppio della versione col motore a scoppio. |