Citazione:
Originalmente inviato da Wipstaf Allora ti riformulo il concetto in altre parole........Io non accetto insegnamenti riguardo alla sicurezza da una persona che nel suo avatar si mostra ai comandi di un elicottero in un luogo chiuso ed addirittura con un altra persona davanti che lo fotografa!!!
Ciò premesso elargisci consigli riguardo alla sicurezza quando tu stesso metti a repentaglio (vedi sopra) la tua incolumità e quella di un altra persona.
Inoltre che differenza c'è fra un ferito o peggio ancora un morto da interferenza radio o rottura meccanica???? |
Seguo questo 3D dalla nascita e se in un primo momento ho parteggiato per te, in queste tue ultime risposte mi stò convincendo che la presunzione di essere perfetto e che la colpa sia solo del produttore/tecnico/venditore/Guglielmo Marconi, e questo ti impedisce di ricercare altre soluzioni al problema.
AlexTG ha evidenziato un'anomalia di fondo in tutto questo bailame di supposizioni, ovvero le radio a 2,4 GHz, come le "vecchie" PCM con o senza fail safe impostato, non fanno sbattere i servi, ma semplicemente bloccano i servi nella posizione dell'ultimo segnale valido ricevuto. E' importante ricordare che il segnale che va a pilotare il servocomanto è il risultato di una complicata decodifica di una informazione numerica digitale con tanto di controllo di congruità dei dati, più o meno come il codice fiscale o il numero di partita IVA, dove l'ultima lettera è un carattere di controllo che viene generato da un algoritmo, in ricezione se questo carattere, ricavato da una formula che analizza i dati ricevuti, non è = a quello trasmesso i dati vengono scartati.
E' questo il vero punto di discussione: Perché un ricevitore digitale sbatte i servi come un vecchio rx ppm?
Per quanto riguarda le prove di distanza che hai fatto dopo il crash sono comunque quasi senza significato, mi spiego:
La frequenza di trasmissione viene decisa in modo assolutamente autonomo dal sistema sparpagliando il segnale utile un un amio spettro di frequenze. Senza un analizzatore di spettro in grado di controllare dove trasmetteva la radio incriminata e di conseguenza controllare se in quel range non c'erano frequenze di disturbo. Tieni presente che durante il bilding il sistema controlla le frequenze libere/occupate vicine all tx/rx, ma chi garantisce che durante il volo il modello non entri in aree dove quelle frequenze sono disturbate?
Per un gioco di casualità potrebbe essere che un tx preferifa trasmettere nella fascia bassa di frequenze e l'altro il contario. Tenete presente che la banda dei 2,4 Ghz è oramai piena di utenze; dai "pazzi", nel vero senso della parola, che montano trasmettitori da 500 e più mW a bordo di modelli e se ne vanno a spasso per i cieli coprendo con il loro segnale aree vastissime, o dei trasferimenti dati punto a punto anche in questo caso con segnali di livello molto elevato. Anche un normale trasmettitore video analogico domestico a 2,4 ghz è in grado di generare disturbi a centinaia di metri di distanza.
Solamente un analizzatore di spettro può, anche se con molti limiti, aiutare a capire un eventuale problema. Tenete presente però che la misura deve essere fatta nella stessa posizione e quota di dove si trovava il modello. Misurare i segnali a terra non serve praticamente a nulla fidatevi...
Una cosa non capisco: perché nei ricevitori non viene implementato un qualsiasi sistema di registrazione, una specie di scatola nera, che registri diciamo gli ultimi 15' di volo (tensione, BER, frame rate e frame error, posizione dei servi e per quanto possibile i canali utilizzati), magari sopra una micro-sd in modo che possa essere letta da un qualsasi PC anche dopo un crash rovinoso. Il costo di un tale sistema è praticamente = a zero se fatto dal produttore, ma probabilmente rivelerebbe le mostruose pecche che i nostri amati sistema a 2,4ghz hanno
Enrico E.