Gli juniores erano cinque: un italiano, due tedeschi (e questo spiega perchè ci fosse una sola bandiera: ogni team ne portava una sola e gli organizzatori non avevano copia - un argomento su cui riflettere per le future organizzazioni di Campionati), un australiano e uno da Taipei. Potete verificare sul sito del Campionato alla pagina delle World Championship Newsletters - giorno 3. Comunque credeteci: ero là!
Per quanto riguarda i giovani la mia opinione è che sono il futuro, cresciuti già nella nuova era del digitale e dello joy stick, capaci pertanto di interagire direttamente con la radio, le dita diventano quasi semplicemente cavi di collegamento cervello radiocomando, e questa loro naturalità è la loro forza.
Certo per essere grandi campioni non occorre solo essere grandi piloti ma possedere anche un "quid" in più che li fa distinguere e emergere.....ma questa è un'altra storia.
L'importante è credere nei giovani e creare per loro le migliori condizioni per imparare e crescere: e questo sta a noi tutti.
Saluti, GG
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