Citazione:
Originalmente inviato da dtruffo La frequenza di campionamento nel nostro caso e' essenziale.
facciamo un esempio.
Fai un passaggio a 100 km/h, quindi 55 m/s circa
Per quanto riuscirai ad andare dritto senza cambiare velocita' o virare ? 200 mt al massimo? , quindi ci impiegherai circa 4 secondi
Con un campionamento a 10 Hz avrai una lettura di 40 posizioni, a 1 hz di 4 e via di seguito.
Considerando che il GPS ha un errore sul posizionamento che varia (ion caso di ottima copertura e elevato numero di satelliti) tra 1 e 10 mt, maggiori saranno le letture, piu' l'errore potra' essere compensato.
Il problema della rilevazione gps su un modello e' la durata del campionamento che faciamo .
In macchina ad esempio non e' un problema stimare una velocita' su un rettilineo di un chilomtro, su un modello e' quasi impensabile ! |
Ciao dtruffo, scusa ma il tuo ragionamento non mi convince.
Se il gps fa una misura differenziale della posizione per la determinazione della velocità, l'errore assoluto sulla posizione non è importante per il calcolo. Il filtraggio dei dati rilevati non avviene su tempi così lunghi come dici tu (su 1km di rettilineo), quindi si ha una buona precisione anche su distanze e velocità basse.
Secondo me un gps con una frequenza di campionamento più elevata porta vantaggi solamente nella determinazione della velocità durante una virata. In questa condizione una frequenza di campionamento più bassa porterebbe ad una sottostima della velocità reale.
Ovviamente sono tutte considerazioni fatte ipotizzando la traslazione su un piano parallelo al terreno.
Ciao, Igor.