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Vecchio 02 agosto 11, 18:21   #140 (permalink)  Top
lucareds7
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Originalmente inviato da arrow21 Visualizza messaggio
Salve a tutti…..ho letto con interesse tutto l’argomento…complimenti, vorrei
però chiedere una cosa: qualcuno di voi conosce le coppie di serraggio dadi elica sia delle più piccole unico dado ma in special modo delle più grandi con sei brugole…..sia in legno che compositi, ritengo la cosa importante ai fini dello snervamento del mozzo elica.
C’è qualcuno che sa dire qualcosa...magari delle tabelle.
Grazie e buoni voli
per quello che riguarda la bulloneria corrente in acciaio puoi far riferimento alla CNR-UNI 10011, cerca su google che la trovi.

altro sito è la Bossard, basta spulciare nella sezione tecnica. C'è qualcosa pure sul sito della Usag (appendice del catalogo dinamometriche, se non ricordo male)

prova a dare un'occhiata qui, pag. 38
http://www.bossard.com/index.cfm?app...urce=text_file

oppure un sistema sempre alla carlona:
prendi diametro e passo della vite. Togli un passo dal diametro e calcola l'area di tale circonferenza. Moltiplica per l'80% del carico di snervamento

esempio: vite M6x1 in acciaio 4.8 (4 moltiplicato per 100 dà la rottura, moltiplicando per il numero dopo il punto e dividendo per 10 si ottiene lo snervamento)
4x8=32 che per 10 fa 320 N/mm² di resistenza a snervamento

area della vite (6-1)²*3.1415/4 = 19,6 mm²

Precarico assiale della vite 320*19.6 *0.8 = 5018 N (circa 510 kgf!).

Queste regole sono valide se si considera di unire materiali omogenei o quasi, mentre se hai eliche in legno tali valori sarebbero da ridurre opportunamente, onde evitare di sfondare il mozzo elica stesso.

A questo punto devi SOLO correlare il momento con il precarico assiale e l'attrito: devi pensare che in un giro la vite si sposta di un passo, pertanto indicando con M la coppia, N il precarico, f il coefficiente di attrito (tipicamente si prende da 0,3 a 0,45), p il passo e d il diametro della vite avrai:

M=N*(p/(2*3.1415)+f*(d-p)/2)
usando sempre le stesse unità [N] e [mm] per avere il risultato in kgm bisogna dividere il valore di M così calcolato per un fattore 9810

è mooooolto approssimativa, non tiene conto di molte variabili, ma è già una partenza!

nel caso di bullonature eterogenee, ad esempio vite in acciaio su filetto in alluminio (come ad esempio le ogive filettate!) il carico da usare nella prima formuletta è sempre quello del materiale più tenero!