Citazione:
Originalmente inviato da lucareds7 Hai ragione, il termine è abbastanza improprio, però non indica lo stallo dell'elica quanto la formazione di turbolenze in prossimità del raggio esterno dell'elica. Da discussioni con alcuni velocisti F2A e anche alcuni trattati si parla spesso di "bolle" dovute ai fenomeni tipici del regime transonico , per cui la similitudine con la cavitazione è tutta lì! manca l'effetto chimico dell'ossigeno disciolto, ma la pala viene martellata per bene e se non è realizzata a dovere si disintegra in volo, a volte assieme al motore, che rimane in rotazione senza carico e con la massa eccentrica del contrappeso della monopala, e di conseguenza al modello che si smembra in volo in pezzi di varie dimensioni... |
Da quel poco che ne so, sono le bolle di transizione dal flusso laminare al flusso turbolento che lambisce il profilo delle estremità delle pale.
In un profilo alare che è investito da flussi subsonici come sappiamo si manifestano un attimo prima dell'angolo d'incidenza critico, mentre il profilo delle pale può essere investito da flussi transonici di estremità e le bolle di transizione si formano a causa della compressibilità per urto delle molecole d'aria tra di loro e la superficie interessata; da qui il nome del fenomeno: "Stallo d'urto".