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Originalmente inviato da garbo per mè è attualissima, io in media costruisco 1 o 2 modelli maxi all' anno e prevalentemente costruiti da disegno, diciamo che sù 10 modelli costruiti 7 sono stati costruiti da disegno, e gli altri 3 sono ARF, e sì a volte anche io mi lascio tentare dagli ARF, ma mi convincono sempre meno, perchè come disse una volta Ranox, i modelli che mi costruisco io, mi durano una vita, gli ARF, al primo atterraggio pesantino o un fuoricampo, si semidistruggono, sacrosanta verità constatata di persona, ma volo sempre di meno però, perchè l'adrenalina del volo, mi scatta solo se ho un modello nuovo da collaudare, poi fatti i debiti interventi per farlo volare bene, lo faccio volare sì e nò 10 volte e poi lo appendo al chiodo, e via con un'altro progetto, diciamo che mi diverto di più a costruire che a farli volare, perchè io dico, fare volare un modello, sono più o meno tutti capaci, invece a costruiselo da zero....sono in pochi, ma sarò un caso rarissimo oppure ce ne sono altri come mè..??? |
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Originalmente inviato da max_c26acro Io credo che non ci sia niente di male nel far volare un modello rtf e soprattutto non c'è niente di differente con un modello autocostruito dal punto di vista del volo, se non i materiali economici utilizzati per contenere le spese e offrire un prodotto finito al prezzo piu basso possibile.
Quello che si è perso, secondo me, è la conoscenza: il sapere che viene dall'esperienza diretta della costruzione e della messa a punto non è in vendita e la gioia che si prova nel far volare un modello costruito con le proprie mani non si trova nelle scatole rtf. |
Una volta, e parlo con cognizione di causa ,in quanto vengo da una tradizione di aereomodellismo "iniziai a scopiazzare da ragazzino quello che faceva mio padre"
dicevo, una volta l'aereomodellismo comprendeva una serie infinita di conoscenze e manualità.
conoscenza dei materiali, delle diverse tecniche per lavorarli, conoscenze basilari di aereodinamica,e tanta tanta inventiva.
L'esperienza ,come dice l'amico Max derivava dal rubare con gli occhi , sperimentare "anche con insuccessi" , e visto che non era facile come oggi reperire accessori già belli che pronti, (necessità fà virtù) molto spesso ci si trovava costretti a mettere in moto manine e neuroni..
Personalmente posso affermare che molte cose che da ragazzo sperimentai per questo hobby, mi furono utili nel futuro ,
Imparare a lavorare legno, compositi, metalli ecc.
Saper usare attrezzi nel modo giusto, e poi saldare, verniciare ecc..
Purtroppo molto spesso oggi, mi trovo a imbattermi con ragazzi e non, che di tutto questo ignorano totalmente l'esistenza.
Convinti che entrare in un negozio , comperare un arf e portalo in volo, sia la sola essenza di questo hobby