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Vecchio 23 luglio 11, 16:41   #40 (permalink)  Top
eupon
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Data registr.: 07-04-2010
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il discorso ha preso una piega interessantissima...scusa renato se la cosa è un pò OT, ma tanto dalla larghezza del moro si è partiti...cominciamo col dire che la pratica (almeno nelle barchette) spesso non corrisponde con la teoria, vedi gilbert come ha cercato di dimostrare che bulbo corto è meglio per poi ricredersi in acqua...in effetti per la boa di poppa sarebbe meglio un angolo non in fil di ruota, ma perchè poi dalle m alle iom tutti a farfalla?
ora la nota più interessante per me...il dislocamento in vari assetti...non avevo mai preso in considerazione il fatto che sotto la spinta del vento a barca sbandata il dspl aumentasse, c'è una formula specifica che può calcolare la percentuale di aumento? naturalmente conoscendo sup.velica lunghezza deriva e peso bulbo e quant'altro serve...perchè il centro di galleggiamento è così importante?
ma davvero le 120 a 10 nodi hanno uno sbandamento sui 45°? non è troppo? a quello sbando, non diventano troppo orziere, specialmente quelle più larghe?
coefficente prismatico: perchè da questo si deduce il range di vento? cosa centra la forza del vento con la forma dello scafo? se ho una 120 con cp di 0,56 ma che però mi consente comunque un bulbo di 2850g stando nella lwl di regolamento, perchè dovrei essere svantaggiato con vento verso i 10 nodi? mi viene da pensare che tutte le barche con sbando dai 30° in poi (dovuto quindi a venti tesi) subiscano una variazione di cp verso l'alto....ma come dice claudioV aumenta pure la lwl quindi tutto si dovrebbe pareggiare, e allora?

Ps claudioV sbrigati a finire tu sai cosa, per ora mi sto arrangiando studiando e ricavandomi qualche formula, ma troppo lungo dover calcolare ogni volta tutto a mano...
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ciao, Eugenio
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