Citazione:
Originalmente inviato da Cesare de Robertis C'è una differenza sostanziale: le aziende che comprano dalla Cina e vendono a cifre "spropositate" importano regolarmente, pagano trasporto, dazi, dogane e balzelli vari, in parecchi casi offrono anche assistenza post-vendita e si occupano in prima persona delle certificazioni (vere) dei prodotti che vendono e sono altri costi. A questo punto si tratta di vedere se i ricarichi siano o meno spropositati e su questo si può senz'altro discutere, ma tutto quello che viene prima (e sicuramente qualcosa mi è sfuggito) ha un suo notevolissimo peso. Perché solo per loro? Se libera concorrenza deve essere, che sia libera per tutti, non solo per alcuni.
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Da qualche parte, ho letto che produrre un I-Pod, costa mediamente 60 centesimi di dollaro ma quando lo vai a comperare, lo paghi 300 euro.
Partendo da questo discorso, i prezzi che fa HobbyKing, secondo me sono coerenti alla qualità del materiale che vende.
Se poi vuoi qualche "griffa" la paghi piu o meno come dalle altre parti.
Il discorso è che l'australiano, ha saputo ben gestire la sua attività, eliminando diversi passaggi intermedi e "tangenti" di importatori, disributori, ecc.
Ogni passaggio di mano delle merci, costa, in quanto chi compra a 10, come minimo deve rivendere a 12, tanto per dare i numeri...
L'abilità di mister HobbyKing, sta proprio nel gestire questo business col minimo dispendio di energie e personale, servendosi prevalentemente di Internet.
Tutto questo non avrebbe senso seguendo le vie "normali" e sicuramente il singolo prodotto arriverebbe al cliente finale (leggi modellista, o presunto tale) con prezzi ben maggiori di quelli che pratica.
La ditta in questione, non vende solo in Italia ma in tutto il mondo, quindi non credo che sia una questione di "itaglianità" ma di saper far bene i conti e gli affari.