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Vecchio 15 luglio 11, 15:19   #253 (permalink)  Top
pikemax
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Originalmente inviato da Personal Jesus Visualizza messaggio
Perchè siete sempre tutti in malafede quando scrivo io?



Provo a ridare il mio contributo teorico, serio e pacato.
Googolare non è sempre è solo inutile, se si riescono a trovare le specifiche dei prodotti (sperando che siano vere): non vedrei altrimenti come farebbe mezzo mondo a lavorare seriamente, se tutti dovessero basarsi solo su esperienze dirette e/o riportate.
Tanto più, che le specifiche di un prodotto, il costruttore o il rivenditore che fa, se le inventa, o le deriva da prove più o meno dirette?
Comunque, non era di questo che volevo discutere.
Si potrebbe inserire (se qualcuno non lo ha già suggerito 500.000 post fa) un amperometro su ogni singolo servo/cablaggio e fare prove a terra per rendersi conto dell'effettivo assorbimento di ciascun comando. Si potrebbe inserire lo stesso amperometro (questo sì mi pare sia già stato suggerito) direttamente a valle di ciascuno batteria per rendersi conto dell'assorbimento totale sopportato da questa, dopodicchè, regolarsi di conseguenza. Dato che, alla fine, l'energia viene fuori sempre e solo da lì e non da altre parti.
Dubito invece che in volo ogni servo assorba di meno di quello che assorba a terra, come è stato scritto. A terra, oserei dire che esiste solo lo sforzo dovuto al peso della parte mobile insieme all'attrito della catena cinematica. In volo si aggiunge la reazione aerodinamica: in alcune condizioni l'aerodinamica tende a scaricare attrito e peso, ma in altre invece si somma.
Altra cosa, che pure probabilmente avranno fatto, potrebbe essere inserire una telemetria che trasmette in tempo reale tensione, corrente ecc.
Su un modello del genere, dove tanto più lo spazio non dovrebbe mancare, direi che l'opzione meriterebbe, quanto meno per la sicurezza.
La prima volta si è piantato nel Piave. Se invece si fosse "scaricato" con i comandi a zero in assetto livellato, dove andava a finire? (tenuto conto della mole e dell'efficienza che dovrebbe avere?)
O forse c'era per fortuna settato il fail-safe (tanto per rispolverare una vecchia diatriba) che lo ha, appunto, "richiamato all'ordine" dentro al Piave appena è morta l'alimentazione?

E adesso, polemicamente, ditemi che queste non sono considerazioni serie o al più, lapalissiane.
Hai letto l'articolo?
E' evidente che non si è valutato bene il consumo di elettricità e l'alimentazione non era adeguata.
E' evidente che non c'era telemetria, viceversa si sarebbe saputo prima del decollo che le batterie erano alla fine della loro capacità.
E' evidente che non si sono fatte misure adeguate di assorbimento sia sul singolo servo che sul totale.
Googolare per dire mettici questo o quest'altro perchè si leggono le caratteristiche di un articolo che non si conosce è un conto, dire invece che si è usato un prodotto con buoni risultati e riferirsi alla rete per le specifiche un altro, direi più utile.
Secondo voi usare un sitema con una o due riceventi ed una centralina a queste dimensioni di modello è ancora una buona idea o sarebbe meglio portare in giro solo le alimentazioni gestite da una centralina molto prestante e il segnale farlo arrivare da singoli ricevitori posizionati strategicamente? Mi sa che peserebbero meno che portare in giro il segnale e non si hanno rischi di degradarlo con cavi lunghissimi, vedi il thread 2.4 e filtri.
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