Discussione: Modelli e limiti
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Vecchio 13 luglio 11, 03:22   #679 (permalink)  Top
Alberto Nencioni
Sospeso
 
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Originalmente inviato da romoloman Visualizza messaggio
...ho fatto, tempo fa, l'esame per l'ottenimento dell'attestato di aeromodellista...
...scusa, ma mi ha sempre fatto l'effetto della "promessa di castità" che piace tanto ai Conservatori americani... Se l'esame non è vincolante e obbligatorio (e NON lo è), se non è selettivo (e NON lo è), e se il settore aeromodellistico non è guidato e gestito da gente seria, competente e preparata (e stendiamo veli pietosi), l'esame non serve a niente. Dato che col buon senso ci si ingrassano gli ospedali e gli avvocati, bisogna aumentare i controlli = l'aeromodellismo diventa come l'aviazione leggera o qualcosa di simile. La sicurezza, soprattutto se si tratta di roba che vola, si garantisce riducendo con le buone o le cattive la possibilità di fare casini anche volendo. Non sto dicendo che mi piacerebbe un hobby così "imbrigliato", ma o i soldi o il gelato, come diciamo a Milano. Se guardi su YouTube alla voce ""FPV", per esempio, ce n'è di che mettere quel tipo di modellismo fuori legge come le gare in autostrada - il buon senso scarseggia alquanto in chi discute su come mandare un modello di polistirolo e resina da duecento euro a dieci chilometri oppure sopra Istanbul. Se mi parli di "buon senso" e di "modellismo" nel lanciare un veleggiatore da sei metri e venti chili giù in una valle abitata, non ti seguo più, e ugualmente resto perplesso di fronte a un jet a turbina lungo un paio di metri che orgogliosamente passa i duecento orari. Se vai a vedere le limitazioni più severe sono ispirate proprio al "buon senso" di interndere il modellismo come tale, PICCOLE riproduzioni o imitazioni (modelli, appunto) di macchine realmente esistenti, oppure PICCOLI giocattoli di fantasia. Anche con un limite (molto stretto, d'accordo) di cinque chili puoi costruire un sacco di belle cose, e se ti ci metti ti puoi anche fare molto male. I "modelli" in scala 1:2 o 1:3 non rientrano nel buon senso, ma in una sperimentazione ad alto contenuto tecnologico da riservare a specialisti qualificati. Non si tratta di camicie di forza, ma di semplice prudenza.
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